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Chiariello: “Oggi si è al servizio di un unico potente, Calciopoli non era solo arbitri!”

Bellissimo editoriale quello di Umberto Chiariello, su Canale 21. Il tema: la stampa del nord unita al servizio di un unico potere e per un solo potente.

Questo un estratto delle sue parole: “Io personalmente sono stanco di vedere la stampa del nord unita al servizio di un unico potente. Poi i salotti televisivi invasi da calciatori o pseudo-esperti al servizio di un solo potere che ha rapporti, anche forti, con gli editori. 

Nessuno vuole la telefonata in cui si dice che “ti vogliono cacciare” e poi pontificano tirando in causa le piccole emittenti che pensano e dicono ciò che pensano. Ci definiscono piagnoni.  Così state calpestando un mestiere. E chi lo fa si trova la casa in fiamme, salvato da un cane. Quello è un giornalista, Ruffo. Non quelli che sono telefonati e a cui viene detto “devi dire quello”, come già appurato da Calciopoli. Un sistema che non riguarda solo gli arbitri, la gestione dei cartellini che decide i campionati.

Dovete vincerle, le partite, giocando un tempo o più in dieci. Come doveva essere per Pjanic col Parma, per Benatia con il Milan. O per Bonucci, mai ammonito, mai squalificato. Per difendere i propri interessi qualcuno si fodera gli occhi di prosciutto. È stato svenduto un mestiere”.

Articolo modificato 18 Nov 2018 - 22:57

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Scritto da
redazione