Al termine del pranzo UEFA, Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Kiss Kiss Napoli:
“Spero nella partita tra Liverpool e PSG, è chiaro che noi dobbiamo fare il nostro. Considerare la Stella Rossa un avversario facile sarebbe sbagliato. Bisogna essere concentrati sulla nostra gara.
Vi siete messi in testa che Cavani sia al centro del Napoli. Ci sono altre cose al centro: il cuore, il sole ed il Vesuvio. Chi viene qui trova un grande palcoscenico, che era stato dimenticato. Ho fatto fatica a far capire alle nuove generazioni che se erano nate a Napoli dovevano tifare per gli azzurri. Prima erano tutti schierati con Milan, Juve e Inter. Questo è un territorio condizionante, ricco di emozioni e merita più di quanto già non abbia. C’è molto da lavorare, ma se si critica Napoli bisogna criticare anche l’Italia. Noi vogliamo bene ad entrambe e non critichiamo nessuna.
Ancelotti ha grande esperienza. Dice che è giusto pensare che ci possa essere una distrazione in campionato, ma non bisogna pensare che questa squadra non sia in grado di fare grandi cose in Champions. È una grande squadra e se lo dice lui è un plus. Seguo Carlo da cinque anni, lo studiavo ma quando l’ho conosciuto ho capito che non ce n’è bisogno: il mio nei suoi confronti è un atto fiduciario.
Cori anti-Napoli? Mi viene da ridere quando si parla di avvisi, nessuno ha le palle per prendere subito le decisioni. Da sempre, al comando in politica e nel calcio abbiamo persone senza palle. Sarebbe molto semplice, basterebbe stabilire un regolamento. Esistono DASPO e telecamere, con 2-3 esempi vedrete che cori razziali e discriminatori non ci saranno più. In Inghilterra la Thatcher ha usato il pugno di ferro, e ora sono tutti tranquilli e con gli hooligans a casa. Chi gestisce il calcio non è all’altezza, serve coraggio.
Milik? È lucidissimo, sta bene, ha solo bisogno di ritrovare una sua collocazione corretta. Al momento non è ancora avvenuto, ma presto rivedremo il campione che abbiamo conosciuto.
Juve già in fuga? Bisogna restare sul pezzo in tutte le competizioni, giocandosela al massimo sempre, comunque e ovunque, il resto sono chiacchiere. Poi ci possono essere partite fortunate o sfortunate, ma pretendere che tutto sia prestabilito è una fregnaccia.
Perché mi fate essere scaramantico? È un traguardo lontano, mancano tanti mesi.
Chievo? Credo che stavolta la partita l’abbiano preparata in maniera differente, contro una squadra tosta come la Stella Rossa, che si chiuderà in difesa. Dovremo mettercela tutta”.