Alla memoria, in questi giorni precedenti al big match con il Liverpool, il precedente ad Anfield del 4 novembre 2010.
In campo c’era Christian Maggio che in un’intervista apparsa questa mattina sul quotidiano Repubblica ricorda le sensazioni provate a Liverpool quel giorno: “Era vecchiotto allora, ma col suo fascino. Ho saputo che lo hanno ristrutturato: bello, moderno e più maestoso. A rendere unico Anfield è il feeling viscerale tra Reds e tifosi. Mentre gli inglesi cantavano l’inno del Liverpool, pur essendo abituati al San Paolo, io e miei compagni avevamo tutti la pelle d’oca. Era già un Napoli con grandi giocatori: su tutti Lavezzi e Cavani”.
LA GARA DI DOMANI?: “Il Napoli è l’unico club italiano che da 9 stagioni di seguito gioca in Europa, dove esperienza e autostima pesano come il talento. Per questo gli azzurri non tremeranno ad Anfield: ormai giocano tutti in Nazionale e hanno Carlo Ancelotti. Sono convinto che possa farcela, finora la marcia del Napoli in Champions è stata super e con il Liverpool basterà ripetere la prova dell’andata al San Paolo.”
ANCELOTTI? “I miei ex compagni sono pazzi di lui: Ancelotti dà fiducia a tutti, senza distinzioni tra titolari e riserve. Con il Liverpool la sua esperienza sarà un valore aggiunto. La squadra avrà bisogno di coccole e tranquillità, non di pressioni. Pure Sarri era bravo, ma aveva un concetto del lavoro maniacale e meno adatto per queste gare”.
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