Dopo la sconfitta contro l’Empoli alcuni “tufosi” del Bologna avevano già esposto alcuni striscioni intimidatori contro la dirigenza rossoblu:
“O intervenite o interveniamo” e “Troppi romani a Casteldebole”.
Nella giornata di oggi però la contestazioni ha superato ogni limite, nel pomeriggio infatti sono state ritrovate di fronte ai cancelli del centro tecnico bolognese tre croci con i nomi dell’amministratore delegato Claudio Fenucci, del ds Riccardo Bigon e dell’ex calciatore e attuale team manager Marco Di Vaio.
La società emiliana ha subito allertato le forze dell’ordine ed informato il presidente Joey Saputo in Canada. Al momento, non ci sono rivendicazioni. Si ipotizza che il gesto sia riconducibile all’area delle tifoserie ma non ci sarebbero, per ora, segni che farebbero propendere per un gruppo in particolare.
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Quello di oggi pomeriggio non è il primo gesto che lega la società bolognese ad episodi di questo genere. Già nel 2010 a Casteldebole erano spuntate una bara e una testa di maiale contro l’allora presidente Sergio Porcedda, considerato il principale responsabile della crisi finanziaria del club.