Luciano Moggi è intervenuto ai microfoni di Radio Crc, nel corso della trasmissione “Un calcio alla radio”, durante la quale ha avuto un confronto con Umberto Chiariello:
“Il Napoli con me ha vinto tutto quel che doveva vincere. Allora era calcio, ora è business. Var? Un rigore a Torino c’era sicuro, su questo non c’è dubbio. Esiste sudditanza psicologica? Sempre esistita, ci sono situazioni in cui si pensa ad essa. Quando non viene concesso un rigore come quello del Genoa a Roma non si può pensare diversamente. Se c’è stata anche nei miei confronti? La sudditanza vuol dire tante cose, è un qualcosa che si concede ad uno che si stima, per me significa questo. Campionato già finito? A Napoli c’è un allenatore che fa il suo mestiere, la squadra è buona. Perché dire che è finito? Secondo me non è finito per niente. Perché Ancelotti alla Juve non ha funzionato? Non è così. Lui ha fatto 2 campionati più che ottimi, 72 e 73 punti”.
Umberto Chiariello ha poi concluso con queste parole: “Dico meglio l’epoca di Moggi perché lei era un potere che si confrontava con altri poteri. Quello che mi fa specie oggi è che esiste un solo potere e questo non fa bene al calcio. Per me si intende potere anche la capacità di gestire cartellini, la gestione arbitrale e dei media: al giorno d’oggi si alza la cornetta e saltano posti di lavoro a Sky e Mediaset”.