Il leader è lui. Sempre più forte, sempre più richiesto. Kalidou Koulibaly è il simbolo del Napoli di Carlo Ancelotti. Non ha mai riposato il gigante senegalese perché è una colonna portante della difesa azzurra. Lo cerca mezza Europa già da qualche anno ma De Laurentiis ha sempre rispedito al mittente qualsiasi offerta. Ha una clausola rescissoria di 150 milioni, una cifra blu che qualcuno si può permettere. Lo United, per esempio, è arrivato a mettere sul piatto della bilancia 95 milioni di sterline (108 milioni di euro) ma ha ricevuto un secco no dal presidente azzurro. Impossibile privare Ancelotti di un elemento del genere al suo primo anno sulla panchina del Napoli. D’altronde il sì di Carletto era proprio legato al fatto di non vendere i big fatta eccezione di Jorginho andato poi al Chelsea per 65 milioni.
L’AMMISSIONE DI ADL. Martedì sera alla cena degli auguri di Natale a Villa D’Angelo, De Laurentiis ha parlato tranquillamente di mercato e alla domanda su Koulibaly non si è nascosto: «A gennaio non va via ma non potrò rifiutare sempre offerte indecenti», una presa di coscienza giusta da parte di un imprenditore che ha bisogno di vendere e fare plusvalenze considerato che non ha la forza della Juventus o di altre big internazionali. Da Lavezzi a Cavani passando per Higuaìn e Jorginho, il Napoli ha sempre dovuto cedere per poi comprare altri calciatori. Con i soldi del Matador, infatti, si costruì il gruppo di Benitez che ancora oggi fa la differenza. Stessa cosa dicasi dopo l’addio del Pipita. Certo, una società che vuole ambire a crescere sempre di più grazie anche ad un allenatore di caratura mondiale non dovrebbe vendere il suo pezzo pregiato. Colui il quale fa la differenza in lungo e in largo. Ma lo scotto da pagare c’è. E lo sa anche Ancelotti visto e considerato che lui fino a giugno scorso è sempre stato dall’altra parte. Con quei club che ci mettevano poco a comprare. Una volta che ha accettato il Napoli sa bene che può perdere in corso d’opera qualche gioiello. Però ne può trovare altri. Come il colpo Fabian per esempio. Lo spagnolo, pagato 30 milioni di euro, ha già dimostrato quanto è forte e il suo valore a fine stagione può essere già raddoppiato.
LE PRETENDENTI. Inutile dire che c’è la fila per un “mostro” di forza e qualità come Koulibaly. La Premier impazzisce per lui ma anche nella Liga non scherzano. Se si fa avanti il Real Madrid non c’è storia. Ma lo United non ha problemi di moneta sonante. Anche perché ha già fatto una offerta a De Laurentiis raddoppiando l’ingaggio al calciatore. Addirittura a Manchester lo vorrebbero a gennaio. Ma non c’è verso di cederlo praticamente subito. KK serve come il pane ad Ancelotti per provare a rincorrere con insistenza la Juventus e per puntare ad arrivare fino in fondo in Europa League. Eventualmente, poi, dovesse andare via a giugno si deve già capire chi possa essere il sostituto. Ancelotti e suo figlio Davide conoscono bene il mercato estero e molto probabilmente hanno già individuato qualcuno. Che ci metterà un poco prima di diventare come Kalidou Koulibaly. Ma d’altronde quando il senegalese fu comprato a dieci milioni di euro nessuno si aspettava che diventasse un fenomeno da centocinquanta milioni di euro.