Dries Mertens ha parlato in un’intervista concessa a Radio Kiss Kiss:
“Distorsione? Fa un po’ male, ma tutto sommato sto bene. Bilancio? 44 punti sono tanti, stiamo facendo bene, stiamo provando a fare il massimo. 2019? Vogliamo crescere ancora, come stiamo facendo. Dare il massimo. Il primo giorno dopo le vacanze è difficile, ma ora stiamo lavorando bene, siamo pronti per domenica. Da qualche anno stiamo insieme, ci conosciamo con le famiglie dei compagni, è vero che siamo una famiglia, anche adesso con Ancelotti. Lui è più tranquillo di Sarri, ci lascia più spazio. Ad Ancelotti piace conoscere Napoli, chiede a noi le cose. Sta vivendo veramente Napoli. Sono cresciuto molto, devo compiere 32 anni. La gente mi ha sempre trattato bene, questa è casa mia. Dobbiamo iniziare forte l’anno, dobbiamo vincere e continuare a farlo. Lazio? L’anno scorso siamo arrivati vicino allo scudetto, con gli scontri diretti non sai mai cosa può succedere. Noi dobbiamo restare lì. Io papà? In futuro sì, ma la lontananza dalla famiglia e dal belgio è difficile. Quando sei lontano dalla famiglia è diverso, non voglio far crescere la mia famiglia con una tata, voglio essere vicino a loro. Ghoulam mi dice quanto è difficile andare via dal bambino quando dobbiamo andare in ritiro.
Con Benitez non giocavo spesso, nemmeno il primo anno con Sarri. Negli altri due anni è cambiato molto, siamo forti e abbiamo calciatori forti. Il Napoli in 6 anni è cresciuto moltissimo nella rosa, a volte bisogna accettare qualche decisione, fa crescere la squadra. Europa league?
Sì, è un obiettivo importante. Sono sicuro, la possiamo vincere. Siamo stati sfortunati in Champions. Abbiamo perso solo a Liverpool, siamo stati sfortunati. Amore dei napoletani? Quando esco da casa mi aiutano tanto. Cucina? No, non so cucinare ma sto imparando. Di sicuro sto mangiando. Quando sono arrivato mangiavo mozzarella tutti i giorni, non si può e l’ho capito dopo tre anni. Cosa mi piace di più? Il caffè di Tommaso. Cori razzisti?
Koulibaly è un fratello, negli spogliatoi l’ho visto malissimo, si sentiva sconfitto contro il razzismo. L’abbiamo visto giù, mi è dispiaciuto molto. Sarri Non gli ho fatto gli auguri, sa quanto gli voglio bene. questo passo. . Jorginho?
Lo sento molto, è un altro fratello. Allan è un esempio di come si cresca qua a Napoli, è come Koulibaly e tanti altri, siamo cresciuti insieme e dobbiamo ringraziare Napoli. Fra cinque anni ci chiederemo come mai questa squadra abbia vinto così poco. Il mio goal più bello? Non lo so, forse contro il Torino, un pallonetto è sempre bellissimo.
Articolo modificato 10 Gen 2019 - 15:09