Fabian Ruiz, centrocampista del Napoli, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli. Le sue parole: “Molto felice per aver vinto contro il Sassuolo, e anche per la mia prestazione ma vincere era più importante. Ho dedicato il gol al mio migliore amico, Alvaro, abbiamo fatto il tatuaggio insieme. (riferendosi al bacio al tatuaggio).
Mi piace giocare dove il mister vuole, a centrocampo gioco più comodo ma che sia destra o sinistra non fa differenza: l’importante è giocare. Mi trovo bene con Ancelotti, è molto bravo, mi ha dato fiducia, per me è importante. Scudetto? Difficile, nove punti sono tanti ma nel calcio tutto si può fare. È lontana la fine, mancano molte partite, possiamo perché giochiamo tutte le partite per vincere. Giocare al San Paolo è molto bello, i tifosi sono unici e per me è importante.
Le prime settimane a Napoli non sono state facilissime, non capivo l’italiano e il napoletano, ma ora lo capisco anche se non lo parlo molto bene. I tifosi sono molto bravi. Nazionale spagnola? Piacerebbe a me come a tutti, ma bene, adesso sono concentrato sull’Under 21 con l’Europeo. Mi piacerebbe giocare coi migliori in Spagna.
Albiol e Callejon? Siamo tutti una famiglia, ma loro per me sono stati importanti, mi facevano da traduttori. Sono grandi compagni, ora sono anche amici. Voglio continuare così, penso che sto bene ed è l’unica cosa che conta. Voglio continuare a lavorare perché si può sempre migliorare. Quest’anno gioco molto più vicino alla porta, posso fare più gol, una cosa che mi piace molto.
Europa League? Un campionato importante, la vogliono vincere tutti anche se è difficile. Noi siamo forti, siamo una famiglia. Possiamo vincere. Betis? Assunsero mia madre per farmi giocare, per me è la persona più importante al mondo. Lei era sola, lavorava troppo, ma alla fine sono felice perché ha fatto di tutto per farmi diventare giocatore. Tutto quel che faccio è per mia madre.
Cibo? Preferisco il jamon alla mozzarella. Tapas e paella anche, rispetto alla pizza, che non mi piace molto. Ancelotti crede che noi possiamo vincere, siamo una squadra forte, ci dice di stare sempre tranquilli e quel che dice lui, secondo me, è vero. Mertens? Con Dries è nata una bella amicizia sin da subito, stiamo molto tempo insieme. Il mio idolo da bambino? Xavi, mi sono innamorato del calcio grazie a lui. Nel Barça era fantastico, quel che faceva era unico. Mi piacerebbe, sarebbe un sogno per me ripercorrere le sue orme con la Spagna. Sono timido, come persona. La mattina vengo e mi alleno, riposo, poi esco con Mertens. Il sushi? Mi piace. Ho imparato poco il napoletano ma dico spesso ”o fra’, con Mertens
Articolo modificato 17 Gen 2019 - 13:43