Il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis, ha rilasciato un’intervista al prestigioso quotidiano statunitense, New York Times.
L’ articolo è il frutto di una chiacchierata fra il patron azzurro ed il corrispondente inglese del NYT, avuta in un hotel a Liverpool, alla vigilia di Liverpool-Napoli.
Le sue parole:
“Club come il Frosinone non attirano fan, né interessi, né emittenti nel campionato. Arrivano, non cercano di competere e tornano indietro. Se non possono competere, se finiscono per ultimi, dovrebbero pagare una multa. Non dovrebbero ricevere denaro per il fallimento. La promozione e la retrocessione sono la più grande idiozia nel calcio. Soprattutto quando anche la Uefa ha cercato di costringere i club a rispettare le regole del fair play finanziario. Le società dovrebbero essere strutturate geograficamente, in modo che possano essere autosufficienti. Se non possono sopravvivere finanziariamente, se non possono essere autosufficienti, dovrebbero essere espulse”.
De Laurentiis ammette che per diversi anni ha cercato di aggiungere altri club al suo portafoglio; idealmente, gli sarebbe piaciuto averne uno a Londra. “Ma non abbiamo mai trovato l’ occasione”.
Trasferì le sue attenzioni negli Stati Uniti, indagando sull’offerta di acquistare in Major League Soccer. Ha esaminato per mesi le proposte a Baltimora, Detroit e Las Vegas ma è stato scoraggiato dal costo di una squadra: oltre 150 milioni di dollari, più il costo di un nuovo stadio, nell’ultimo round di espansione.
Articolo modificato 22 Gen 2019 - 20:05