Pierpaolo Marino, ex direttore generale del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Addio di Hamsik? Sono dispiaciuto. La mia etichetta di napoletanità, anche se sono nato ad Avellino, è indiscussa e per questo dico che la partenza del capitano, che ha fatto quello che ha fatto come gol e presenze, senza dimenticare che a Napoli l’ho portato io, non può che portarmi dolore. Con la sua cessione, si rompe anche il cordone ombelicale del Napoli che costruii io”.
“Hamsik lascia Napoli perché il padre l’ha detto l’anno scorso. Il figlio ha fatto riflessioni sulle sue parole: un uomo perbene, ma con la testa sulle spalle. Con gli importi che percepirà in Cina, Hamsik metterà a posto la famiglia per tre generazioni: come si fa a dire di no?”.
“Marek Hamsik non ha tradito i napoletani, non l’ha fatto mai. Anzi, ha sempre rinunciato a trasferimenti interni in Italia. Inter e Juventus lo volevano tante volte, in passato, ma lui ha sempre rifiutato. Il Napoli incassa soldi, dalla cessione in Cina: quelli che non avrebbe preso se Marek avesse finito la carriera in Campania. Insomma, col suo addio non ferisce nessuno”.
“Per me Hamsik resta ineccepibile, bisogna solo essere grati per il suo costante contributo di sincerità, freschezza e esempio. Se ritirerei la maglia 17 del Napoli? Sì, anche perché è un numero che non mi piace: porterebbe doppiamente sfortuna a chi la indossasse dopo di lui, perché soggetto ad un confronto costante”.
Articolo modificato 4 Feb 2019 - 14:00