Il quotidiano Repubblica, nella sua edizione fiorentina, scrive sul paragone tra Ancelotti e Sarri:
“Comunque Ancelotti non si discute. E perché dovrebbero? Uno come lui dove lo ritrovi? Sarà pur vero che Sarri giocava un calcio rivoluzionario. Ma che ha vinto, alla fine? Carletto ha cervello e cuore. Conosce l’ arte della gestione del gruppo e se c’ è qualcuno in grado di far sognare Napoli questo è lui. Quando e come saranno gli investimenti del suo presidente a deciderlo. Comunque l’ Europa League, rifugio a tre stelle dopo il ko in Champions, è un traguardo dichiarato. Pioli, invece, punta dritto alla Coppa Italia, quella da cui Carletto è uscito alla velocità della luce.
Ma la motivazione è diversa. Quel trofeo è stato vinto proprio contro la Fiorentina dal Napoli di Benitez. Una notte tragica. Poco da festeggiare. Fatto sta che i due si guardano da lontano con sentimento di stima reciproca. Siamo su un altro piano, ovvio. D’ altra parte pure da giocatori i due hanno vissuto storie diverse: un regista impeccabile, un ottimo difensore. Diverse le ambizioni delle squadre in cui giocavano. Già. Ma il cervello ce l’ hanno entrambi. E lo usano per applicare le loro idee e per costruire quell’ armonia che serve a tenere alta la concentrazione sugli obiettivi. E mica è facile. La storia del Napoli di Sarri che perse lo scudetto in albergo proprio a Firenze facendosi poi asfaltare in campo, spiega bene quanto conti la tensione positiva se vuoi davvero provare a vincere qualcosa”.
Articolo modificato 8 Feb 2019 - 18:38