Finisce 0-0 Napoli- Pescara di scena al Kennedy. Ma le emozioni non sono di certo mancate.
Praticamente succede tutto nei minuti finali quando, al 42′, l’arbitro Guida concede un rigore al Pescara per un fallo commesso su Kuqi. Sul dischetto va De Marzo ma Maione riesce a parare, salvando così il risultato. Ma non finisce qui, perché bastano due minuti ed è il Napoli ad avere la possibilità di portarsi in vantaggio sempre da penalty: ironia di una sorte beffarda, anche il rigore degli azzurri viene parato dal pescarese Galante.
Minuti concitati quelli finali che hanno fatto seguito alle precedenti azioni create per tutto il secondo tempo dal Napoli di mister Carnevale. Infatti, dalla mezz’ora in poi, dopo l’ingresso di Altomare e Mancino, posizionato sull’ out mancino, con conseguente spostamento di Cioffi a destra, il Napoli ha iniziato ad ingranare la marcia. Con Altomare al 34′ e 37 ‘ (in rovesciata) e al 3’ con D’Agostino sempre in rovesciata si sono avute le occasioni più chiare per gli azzurri insieme alla traversa di Mancino.
Un match equilibrato contro un ottimo Pescara che, infatti, nel primo tempo aveva messo in difficoltà gli azzurrini proprio nella fase iniziale chiamando in causa di frequente il reparto difensivo. Tra tutti Romano ed in particolare Costanzo che, di testa, dimostra essere sempre un valore aggiunto sia in fase difensiva sia offensiva. Ceparano a centrocampo bravo a bloccare ogni pericolo e a intercettare qualsiasi palla.
Un risultato che nulla toglie e nulla mette al Napoli che sale a quota 38 punti restando sempre al secondo posto. Nonostante alcuni sprazzi di buon gioco, anche in quest’ultima uscita la prestazione dei giovanissimi 2002 non è stata delle migliori, ma le premesse per il futuro, soprattutto per ricominciare a conquistare i tre punti, ci sono tutte.