L’entourage di Hamsik: “Ha saputo dell’addio quattro ore prima della Sampdoria. Non so come sia riuscito a fare una cosa!”

Quattro ore prima di NapoliSampdoria si è concretizzata la possibilità di andare a giocare in Cina per Marek Hamsik. Quella è stata la sua ultima partita al San Paolo, una delle migliori della metà stagione azzurra dello slovacco.  

“Mentalmente è stata dura, non so come sia riuscito a scendere in campo, reggere la pressione, tutti i sentimenti che aveva dentro, e giocare così bene!” spiega uno dei suoi migliori amici, Martin Petras, al portale gianlucadimarzio.com. “Avrebbe potuto giustificarsi in qualsiasi modo: una febbre, un mal di pancia o una leggera influenza.” 

Domenica la firma sul contratto. Mercoledì la festa a sorpresa di tutta la rosa del Napoli. Giovedì si sarebbe dovuto chiudere tutto ma qualcosa, tra i club, va storto e arriva l’inattesa frenata di De Laurentiis: “Abbiamo deciso di soprassedere alla cessione”. I ‘cinesi’ non rispettano le modalità di pagamento pattuite e quella che doveva essere una trattativa in discesa, si complica. Martin, che in quei giorni era in costante contatto con il suo amico Hamsik, ci racconta: “E’ stato un fulmine a ciel sereno, nessuno di noi si aspettava un comunicato così. Quelle difficoltà non lo tranquillizzarono”. Tutt’altro. Paura che saltasse: “No, perché la scelta era stata fatta. Ma serviva procedere con cautela”. E Hamsik come la stava vivendo? Giorni di frenesia. Era perennemente al telefono, in attesa di aggiornamenti. Non si scollava un secondo dal suo smartphone, tra Instagram e i vari siti. Il capitano, così, prima decide di barricarsi nella sua casa di Napoli per quasi 60 ore, e poi si trasferisce in Slovacchia, alla ricerca di equilibrio anche nervoso. “Ha fatto il trasloco in un solo giorno! La casa era piena di scatoloni… poi la moglie ha completato l’opera”. 

Venerdì il Napoli gli dà l’ok per non presentarsi ai vari impegni sportivi: né allenamenti né partite. Per andare a Madrid a fare le visite? “Assolutamente no!” afferma Martin. Che spiega. “L’ipotesi che andasse a fare le visite mediche a Madrid era concreta ma il giocatore voleva avere la certezza che, prima, tutto si fosse chiuso. Non ha mai comprato biglietti per andare nella Capitale spagnola, non è mai passato per la Spagna”. Quasi quindici giorni dopo ecco la fine della telenovela: “Hamsik al Dalian, è fatta”.

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