Roberto Baronio, allenatore della Primavera del Napoli, si è concesso in una bella intervista ai microfoni del sito ufficiale del club azzurro, tramite una intervista-video divulgata sui canali ufficiali del club.
Questo quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Qui a Napoli ho avuto una accoglienza bellissima, con uno staff veramente eccellente. Dal magazziniere a Gianluca Grava, tutti quanti hanno contribuito a farmi sentire a casa. Si lavora tutti sodo, in modo che non manchi niente. Noi ci alleniamo e lavoriamo a Frattamaggiore, con tranquillità. Mi trovo a lavorare con un gruppo che si mette a mia completa disposizione, il che significa che si lavora con intelligenza. A volte sono costretto ad essere ossessivo con i ragazzi, ma loro vogliono crescere ed imparare e lo dimostrano. A me piace conoscere i ragazzi sotto tutti i punti di vista, anche sull’aspetto familiare, per cercare di capire le problematiche che eventualmente potrebbero portare in campo.
Prima ancora che allenatore, per i ragazzi voglio essere un educatore: quando sono in campo è come se fossi un loro genitore. Quando si lavora nel pieno rispetto vuol dire che si è raggiunto già un buon punto. Io lavoro sulla mentalità e l’attenzione, aspetti molto più importanti di quelli tecnici e fisici. Io sono chiaro ed amo esserlo, non è una maglia a fare il calciatore ma sono i valori, l’essere uomini, l’avere un cuore. Dico sempre che, oltre a Pirlo, anche giocatori con caratteristiche diverse da Andrea, come Perrotta e Gattuso, sono diventati campioni del mondo. A livello mentale e di testa erano tutti uguali. Il calcio non è l’unico lavoro del mondo, non tutti diventeranno calciatori e per fare qualcosa di bello nella vita devono capire che hanno bisogno prima di essere uomini. Quando un allenatore parla ai suoi in maniera chiara, allora i ragazzi non si sentono presi in giro”.