Zbignew Boniek, il Presidente Federale del calcio polacco, ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna de Il Corriere dello Sport:
“Milik? I suoi due gol di domenica confermano le capacità di saper segnare in qualsiasi maniera: su palla ferma, in movimento, di potenza, di eleganza, da dentro l’ area o anche da fuori, di testa. Ha avuto due stagioni disgraziate e quando è tornato ha trovato davanti a sé un centravanti, Mertens, che faceva caterve di reti. Lui è stato buono, ha aspettato. Ne segnerà ancora tanti. E’ un attaccante che, fosse sul mercato, finirebbe per rappresentare un affarone. Uno di quei colpi che farebbero rumore, perché per me uno come lu avrebbe una valutazione mostruosa. E ricordiamoci che è ancora un ragazzino di 25 anni che per due campionati è stato fermo. Milik è Milik e un giorno sarà lui a diventare un termine di paragone
Zielinski? Non glielo diciamo, ma io ho un debole per lui. Lo conosco da quando aveva sedici anni, l’ ho visto bambino e ora che è uomo mi incanta sempre di più. Ha un orientamento delle giocate come raramente si vede, padronanza del corpo e del palleggio e della finta con lo stop che ti lascia senza fiato. Io non ne ricordo altri così, non contemporanei, però non glielo scriviamo. Anzi, sì: è talmente un bravo ragazzo, che finirà per non prendermi sul serio”.
Articolo modificato 26 Feb 2019 - 09:29