Avversari sì, nemici mai. Carlo Ancelotti e Cristiano Ronaldo oggi hanno imboccato due strade diverse e parallele. Napoli e Juve, due realtà agli antipodi su tutto. Ma Ancelotti e Ronaldo, un po’ più attempati e forse appagati dai successi, condividono una storia sportiva gloriosa. Al più glorioso dei club, il Real Madrid. Oggi sono il fiore all’occhiello di Napoli e Juventus, ieri lottavano alla Casablanca. Hanno alzato una Champions insieme, nel 2014.
E hanno, soprattutto, instaurato uno splendido rapporto lavorativo. Da Ancelotti arrivano solo parole di stima verso Ronaldo, dal fuoriclasse portoghese solo messaggi d’affetto e riconoscenza verso l’ex allenatore. Un rapporto che va oltre la professionalità, uno dei tanti speciali instaurati da Ancelotti. La sua empatia, d’altronde, è nota e riconosciuta anche dai calciatori del Napoli.
I due sono rimasti insieme fino al 2015, quando le strade di Ancelotti e del Real si sono divise. Per volere di Florentino, non certo di Cristiano. Che, pochi giorni prima dell’esonero, rivolse a mezzo social splendide parole a Carlo: “Grande allenatore, persona eccezionale, speriamo di lavorare insieme anche nella prossima stagione”.
Così non fu, ma domani – dopo la gara d’andata – si ritroveranno. Ronaldo ci sarà, sta bene, ha recuperato e sarà in campo. Pronto ad affrontare Ancelotti. Da avversario, certo, ma mai da nemico.