Il giornalista e scrittore Luigi Garlando durante la puntata di Spazio Caffè ha commentato Napoli-Juventus e le prestazioni delle due squadre:
“Insigne? Si carica sulle spalle l’attesa di una città per una partita che non sarà mai uguale alle altre. È bello che si viva con questa emozioni. Lorenzo è stato comunque protagonista della partita, assist delizioso: giusto che ci sia l’interno di un campione.
Secondo me la partita aveva quel senso per la Juve: festeggiare uno scudetto che ha in tasca già da tempo. La realtà è che aveva senso alla luce della prestazione che dovrà fare contro l’Atletico. Allegri ha visto tutto ciò che non voleva vedere: voleva una difesa blindata come era fino a qualche tempo fa. Non si è mossa di un passo la Juve. Se doveva esser la prova generale, mi dispiace ma è fallita. Poi magari è una raffinata strategia per nascondere.
C’è da preoccuparsi: tre tiri in porta sono venuti nei 20 minuti in cui la Juve ha giocato con l’uomo in più. A parità numerica non ha avvicinato la porta. Il fatto della testa, io gli credo. Quando si sblocca la testa, si sbloccano le gambe. Una sera di motivazioni feroci: l’ipotesi c’è, non ci stupiremo se vedremo la Juve che ribalta il suo destino contro l’Atletico.
Napoli Sarri-Ancelotti? 13 punti in meno, 13 gol in meno: un dato importante. La sensazione che dà il Napoli è che sta bene fisicamente ma con qualche linea di gioco in meno. Quando arriva avanti la porta non ha dinamicità, non la stessa dell’anno scorso. Ancelotti ha fatto un bel campionato, non me l’aspettavo. Il Napoli ha bisogno di una vittoria, l’Europa League sarebbe fondamentale anche per credere nel nuovo progetto Ancelotti. Si palpa un pò la delusione del San Paolo: c’è bisogno, anche solo di una finale. C’è bisogno di qualcosa che riempia la città di emozioni.
San Paolo? Era un pò una situazione dopata, la Juve ti impone un bell’aspetto, un bel San Paolo. Credo che la delusione della gente sia un pò legittima. Credo che non basti l’ombrello di Ancelotti, la piazza ha bisogno di sognare e merita un grande acquisto. Acquisti di un grande livello per non lasciare solo Ancelotti. Merita uno sforzo in più, altrimenti auto-sostenersi al vertice è difficile”.