Marek Hamsik ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Mattino:
“Cosa mi manca di Napoli? Ogni cosa. Il cibo, gli amici. Quella è la mia casa, lo è stata per dodici anni. Mi manca il tifo della gente. Mi manca una partita come quella contro la Juventus, che è in grado di dare sensazioni uniche”.
Meret-Ronaldo? Difficile, se Ronaldo non alza la gamba si può far male, ma è anche vero che Meret non lo tocca. Stare al posto dell’arbitro non è mai cosa semplice.
Vincere lo scudetto al Napoli, rendere felici i napoletani, sarebbe stata una cosa incredibile che non mi sarei perso nemmeno per tutto l’oro del mondo. Juve? Non ci ho pensato mai, sono contento delle scelte fatte, per il Napoli e la sua maglia ho dato tutto. Cosa ho detto ad Insigne dopo il rigore? Che è il numero uno e il più forte di tutti.
Sull’addio, invece, le parole più scottanti:
“Non è stato come volevo, uscendo dal campo con la Sampdoria non sapevo come sarebbe andata a finire. Ma è stato tutto rapido e improvviso, in poche ore ho detto sì e parlato ai miei compagni. Ritornerò per salutare i tifosi. Lo Scudetto perso l’anno scorso è una ferita che brucia ancora, ci siamo arrivati davvero ad un soffio. Perso in albergo? No, non è così. Le partite si perdono in campo, penso di averlo perso contro la Fiorentina. Dirigente o allenatore? Mi vedo in giro con i miei amici di Pinetamare a vedere partite allo stadio e divertirci”.
Articolo modificato 7 Mar 2019 - 21:13