Fedele: “Chi è Younes? Sembra il signor nessuno! Diawara non sapeva dove giocare, fossi in Ancelotti mi preoccuperei”

Enrico Fedele ha criticato aspramente su Il Roma i calciatori azzurri. Molti i giudizi negativi contro i calciatori del “futuro” del Napoli. Queste le sue parole:

Spiego innanzitutto quel -21 al Napoli in pagella: sono i punti che dividono in classifica la squadra azzurra dal Sassuolo. Una differenza netta, ma ieri in campo sembrava che gli undici di De Zerbi occupassero la seconda posizione alle spalle della Juve. E meno male che Insigne, a pochi minuti dalla fine, è stato bravo a sfruttare la distrazione difensiva degli avversari, altrimenti staremmo qui a commentare la quarta sconfitta di un Napoli demotivato, senza stimoli, impacciato a metà campo, assolutamente fuori fase in attacco. Qualcuno potrebbe rispondermi che in campo c’era il Napoli-due con Verdi che non è mai partito da Bologna, Ounas che sembrava il padrone del pallone e non lo davo mai ai compagni e Diawara che vagava a centrocampo senza sapere cosa fare.

Da contorno alle cosiddette riserve c’erano un Mertens sempre più irriconoscibile, un Insigne che passeggiava in campo alla ricerca di un po’ di spazio per battere a rete, mentre in difesa Malcuit e Ghoulam soffrivano sulle fasce gli incursionisti del Sassuolo. Poi Younes. E chi è? Dove ha giocato? Qual è il suo ruolo? Sembra il signor nessuno. Ma dove sta il Napoli del futuro? Al posto di Ancelotti comincerei a preoccuparmi. A meno che De Laurentiis non gli abbia promesso un paio di colpi di mercato con giocatori di qualità e di esperienza in grado di rendere l’organico all’altezza della Juve. Ieri, per esempio, in campo c’era un solo vero campione: quel giovane Boga di proprietà del Barcellona che ha fatto vedere i sorci verdi alla difesa del Napoli. Ma non ci resta che archiviare questo pareggio, diciamo prezioso per la classifica, e pensare alla trasferta di giovedì in Austria.

È un impegno che va affrontato con rispetto degli avversari, perché anche se i tre gol rifilati al San Paolo sono tanti, il Salisburgo, che attacca anche in otto per difendersi con solo due giocatori, lotterà con il coltello tra i denti fino al fischio finale e cercherà di sfruttare l’assenza in difesa del tandem Koulibaly- Maksimovic. Guai, quindi, a distrarsi ma soprattutto a non mettere quella cattiveria che contro il Sassuolo ha mostrato il solo Allan“.

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