CESSIONI NAPOLI
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“E’ stato un anno dove abbiamo, grazie ad Ancelotti sperimentato tutte le potenzialità di tutti i giocatori che avevamo a disposizione e quindi abbiamo anche fatto tesoro di chi è più corretto per un gioco ancelottiano e chi invece, pur essendo un grandissimo campione di grandi prospettive, forse è meglio che giochi da qualche altra parte”.
Sensazioni confermate in toto: le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis – riportate dall’ANSA – preannunciano il Napoli che verrà. Le anticipazioni c’erano state, il vero Napoli di Ancelotti si vedrà il prossimo anno. Soltanto dopo 365 giorni di valutazioni, la rosa sarà plasmata a immagine e somiglianza di quello che passa nella testa di Ancelotti. Tra chi andrà e chi verrà, si terrà conto delle linee guida tracciate dall’allenatore. Che ha valutato, vagliato moduli, risorse e uomini prima di prendere le sue decisioni finali.
L’idea che questo – pur essendoci ancora l’Europa League – fosse un anno di transizione ha allontanato prematuramente l’ombra di un fallimento stagionale. L’anno prossimo c’è da far meglio, almeno in campionato: troppi, per i tifosi e per la società, i 15 punti di ritardo sulla Juve.
In una frase chiave di Aurelio De Laurentiis è contenuta la maggiore indicazione di mercato: “[…] pur essendo un grandissimo campione di grandi prospettive, è meglio che giochi da qualche altra parte”.
C’è da sfoltire, insomma, e una prima lista dei calciatori in uscita può essere tranquillamente già tracciata.
Il primo nome è quello di Simone Verdi: la sua, finora, è una stagione anonima. Passino i due mesi trascorsi ai box, ma la sensazione è che Verdi non si sia integrato nell’ambiente ancelottiano. Gli ultimi due mesi stagionali saranno decisivi e gli varranno la riconferma. Altrimenti, sarà un addio. Anche traumatico, visti i 25 milioni sborsati in estate per assicurarselo.
Ad un passo della cessione Diawara, che non ha mai convinto nelle ultime due stagioni. Scarso l’utilizzo, le belle speranze riposte in lui non sono mai state ripagate. Il suo addio sembra davvero una formalità. Partiranno anche Karnezis, Inglese e probabilmente Chiriches. In bilico, invece, Ounas, Luperto, Mario Rui e Hysaj.
Quattro, invece, i giovani perni da cui ripartiranno gli azzurri: oltre ai senatori, il blocco principale sarà quello composto da Meret, Fabian, Zielinski e Milik: su di loro si costruirà il Napoli del presente e del futuro. Il primo vero Napoli ancelottiano.
Articolo modificato 24 Mar 2019 - 16:28