Giovedì c’era il presidente Aurelio De Laurentiis a Castelvolturno. Il numero uno azzurro ha voluto incontrato lo stato maggiore del suo Napoli per un briefing generale. È stata l’occasione per confrontarsi con Carlo Ancelotti con il quale, però, si sente tutti i giorni. Ma una cosa è un dialogo via cavo e un altro vis a vis. Presenti naturalmente anche l’amministratore Chiavelli e il direttore sportivo Giuntoli. Si è parlato senza dubbio di futuro e di quelli che potranno essere gli innesti per la prossima stagione. Ci sono nomi che sono circolati molto in questo periodo di pausa del campionato. È indubbio che a maggio ci saranno delle cessioni e per forza di cose si dovranno comprare dei calciatori importanti in grado di soddisfare l’allenatore di Reggiolo. L’intento è quello di avvicinarsi di nuovo alla Juventus ma anche quello di crescere rispetto al primo anno di Carletto in azzurro. Dovrà essere un mercato come sempre intelligente dove si dovrà evitare di cedere i pezzi importanti. La politica societaria prevede sempre qualche sacrificio ma se si fanno partire i punti di riferimento poi diventa difficile dare continuità al programma di Ancelotti. Nessuno meglio del tecnico sa cosa serve al suo Napoli per fare meglio di oggi. Certo, si dovesse vincere l’Europa League sarebbe una grande soddisfazione per tutti. Si alzerebbe un trofeo che manca praticamente da trent’anni. Niente a che vedere con le due Coppa Italia e la Supercoppa vinte nella gestione De Laurentiis. Si entrerebbe ancora di più nel gotha del calcio internazionale. Già l’arrivo di Ancelotti ha dato tanto, con un trofeo del genere in bacheca si farebbe un ulteriore passo in avanti. Come sempre i tifosi sognano i grandi nomi. Chi non li vorrebbe. Sarebbe già un successo, però, tenersi stretti Koulibaly e Allan. Il senegalese è il 90% della difesa, il brasiliano del centrocampo. È anche vero che farebbero arricchire il club con una entrata di moneta sonante davvero importante. Con una montagna di euro si potrebbero comprare altri calciatori in grado di diventare poi come loro due. Ma non sarebbe la stessa cosa. Aurelio e Carlo, dunque, si sono parlati a lungo giovedì a Castelvolturno. Hanno pranzato anche insieme. Il patron ha dato mandato di fare dei lavori nel centro sportivo domitiano. Poi ha anche parlato con il responsabile dello sponsor tecnico Kappa. Intorno alle 17 se ne è andato per tornare nel suo quartier generale di Roma. Non è stato un viaggio a vuoto quello del presidente. Che si aspetta adesso di riprendere il cammino stagionale nel migliore dei modi. Domenica si gioca all’Olimpico contro i giallorossi. Ci saranno altri due incontri prima di sfidare l’Arsenal all’Emirates Stadium. Lui che definiva una coppetta l’Europa League adesso ha cambiato idea. Anche perché si è reso conto che per diventare ancora più importanti bisogna mettere in bacheca dei trofei. Con Ancelotti si può. La speranza è che l’allenatore possa ritrovare la sua vecchia formazione. Anche perché c’è stata una emergenza infortuni mai vista con Sarri. Una maledizione che sta costringendo Carletto a rivedere alcuni ruoli. La sosta è arrivata al momento giusto in modo tale da poter recuperare qualche elemento importante. Fatto sta che non ci si può fermare davanti a nulla. A partire dal match con la Roma. Sarebbe bello arrivare di nuovo secondi. Ma in Champions si va pure da quarti. E tutti questa posizione la baratterebbero con l’Europa League. Ancelotti per primo.
Di Salvatore Caiazza per Il Roma
Articolo modificato 24 Mar 2019 - 12:15