TORNEO VIAREGGIO/ Niente campionato. La Serie A, come tutti sanno, è ferma a causa della sosta per le Nazionali. Eppure in Italia si assegna un trofeo importante: oggi è il giorno della finale del Torneo di Viareggio.
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Certo, non parliamo della finale dei mondiali, e nemmeno della finale di Youth League, ma il Torneo di Viareggio resta comunque una delle manifestazioni più importanti a livello giovanile. Un’occasione per società, ma soprattutto per i calciatori di mettersi in mostra, di confrontarsi con compagini internazionali. Insomma, un’occasione di crescita e, con un po’ di fortuna, di portare a casa un prestigioso trofeo.
E quest’anno a contendersi quella che un tempo veniva comunemente chiamata “Coppa Carnevale”, saranno Genoa e Bologna. Due formazioni non di primo rango. Entrambe, dati annuali alla mano, sulla carta meno forti del Napoli. E dunque la domanda viene spontanea: perché il Napoli Primavera non partecipa al Torneo di Viareggio?
Sì, perché per questa stagione (la seconda consecutiva, ndr) i partenopei hanno rinunciato a partecipare alla manifestazione. Ebbene, se lo scorso anno la situazione di classifica in campionato, che vedeva il Napoli a rischio retrocessione, dava un’attenuante alla società, per quest’anno si fa fatica a trovare motivazioni concrete.
I partenopei occupano il settimo posto della graduatoria del Campionato Primavera 1, con ben 10 punti di vantaggio sulla zona retrocessione che mettono gli azzurrini in una situazione tranquilla di classifica. Anzi, Gaetano e compagni possono addirittura provare a cullare il sogno di raggiungere i playoff scudetto, avendo un solo punto di ritardo dalla Juventus. Insomma, quest’anno – anche grazie al lavoro svolto da mister Baronio – il Napoli può vantare una Primavera di tutto rispetto. Ecco perché non si spiega la scelta della società.
Qualche malalingua in città parla del poco interesse da parte della dirigenza di investire e credere nella spedizione azzurra a Viareggio. Illazione che possiamo tranquillamente scartare: basti pensare all’attaccamento alle giovanili dimostrato dal vice presidente Edoardo De Laurentiis, che è solito assistere a match della Primavera. Soprattutto in Youth League il vice presidente non fa mai mancare la propria presenza sul campo di Frattamaggiore, trasmettendo la giusta carica ai calciatori. Per non parlare del d.s. Giuntoli e di tutta la società, sempre pronta a sostenere il responsabile Grava e i suoi collaboratori, così come successo dopo la sconfitta per 5-1 con la Roma (APPROFONDISCI QUI).
Altre voci parlano di un Napoli non convinto di poter fare strada nella competizione. Non ci sono riscontri in tal senso e, onestamente, queste voci non sembrano veritiere. Ma sarebbe grave anche aver soltanto pensato una cosa del genere. Società come Juventus e Atalanta hanno preferito non partecipare, mentre le favorite come Inter, Torino, Fiorentina e Bruges hanno lasciato prematuramente la Viareggio Cup. Le carte per poter fare bene, soprattutto basandoci su quanto fatto in questa stagione, c’erano tutte e andavano sfruttate.
Il fatto che il Napoli non abbia partecipato al Torno di Viareggio, comunque la si veda, sa tanto di occasione sprecata. Poteva essere una buona vetrina per giocatori come Gaetano e Zedadka (di recente convocato in prima squadra, ndr), ma anche per altri talenti come Senese, Palmieri, Manzi e Mezzoni; solo per citarne alcuni. Lo stesso Baronio, probabilmente, avrebbe voluto prendere parte alla manifestazione.
La delusione aumenta se si pensa che Genoa e Bologna, che comunque arrivando in finale hanno raggiunto un risultato di prestigio, sono entrambe formazioni meno forti del Napoli. I liguri sono poco dietro agli azzurrini in classifica, ma le due sfide di campionato (3-0 a Frattamaggiore e 0-0 a Genova con Sturaro in campo, ndr) hanno dimostrato la superiorità della squadra partenopea.
Per non parlare del Bologna che invece partecipa al campionato Primavera 2 (un po’ come una Serie B Primavera), pur essendo al primo posto del proprio girone. Due società che per filosofia sulle giovanili non sono poi così distanti dal Napoli. Certo, il Genoa negli ultimi anni ha lanciato calciatori di altissimo profilo, ma per quanto riguarda gli investimenti il club non eccelle; così come lo stesso Bologna.
Oltre il campionato, ricordiamo, il Napoli quest’anno è stato impegnato in Coppa Italia (venendo eliminato al secondo turno dal Cosenza, ndr) e in Youth League, dove ha fatto una buona figura, venendo però eliminato ai gironi. Dunque anche “non avere altri impegni”, oltre il campionato, doveva essere un motivo di stimolo per questa squadra.
L’ultima ed unica vittoria del Torneo di Viareggio da parte del Napoli risale ormai al 1975, mentre l’ultima partecipazione degli azzurrini alla Viareggio Cup risale ormai a due stagioni fa, con la squadra (allora allenata da Giampaolo Saurini, ndr) fu eliminata ai quarti di finale dal Bruges (risultato di 0-2, ndr). Di quella squadra faceva parte anche Gianluca Gaetano, che si affacciava per le prime esperienze in Primavera con ben due anni d’anticipo. Ecco, anche questo poteva essere un incentivo per il club: iniziare a far provare ad alcuni talenti dell’Under 17 azzurra, come Antonio Cioffi, Christian Montaperto o Giovanni Ceparano, il “profumo della Primavera”.
Non si è fatto, pazienza. Magari il Napoli parteciperà alla prossima edizione della Coppa Carnevale e sopratutto sarà concentrato al massimo per questo finale di stagione in campionato. Ma una società importante come il Napoli, a prescindere da motivazioni fittizie e illazioni, avrebbe sempre il dovere di onorare al meglio una competizione importante come il Torneo di Viareggio. Anche per affermare la crescita della “scugnizzeria” che, nel silenzio, sta pian piano ottenendo risultati sempre più importanti.
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Pasquale Giacometti
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Articolo modificato 27 Mar 2019 - 12:39