Antonio Corbo, giornalista del Corriere della Sera, è intervenuto a Canale 8 nel corso di “Ne parliamo il lunedì”. Ecco le sue parole:
“Il Napoli di Sarri è finito con l’Atalanta di Gasperini, che bloccava tutte le vie di costruzioni del gioco. Tutte le squadre e gli allenatori guardano gli avversari, ad un certo punto era un gioco conosciuto da tutti e prevedibile.
Poi è arrivato Ancelotti: nelle prime partite, quando ha fatto grandi cose in Champions, quell’Ancelotti si specchia nel grande Napoli che allenava. Il cambio della preparazione non ha attenuto i risultati sperati, e di ciò è responsabile lo stesso Carlo.
Lui è ancora un grande giocatore di flipper, ma i tasti non funzionano bene come prima. Il Napoli è un bolide che non risponde alle richieste dell’allenatore.
Il Napoli aveva bisogno di un portiere che sapesse parare, non di un leader e uomo spogliatoio. Per questo motivo è stato ceduto Reina e acquistato Meret, il quale ha fatto una partita incredibile a Londra.”
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Articolo modificato 15 Apr 2019 - 23:06