Termina qui la conferenza stampa di Carlo Ancelotti che, alla vigilia della partita con l’Arsenal, ha parlato di vari temi. Dalla strategia di gioco all’apposto del San Paolo, facendo anche un appunto sugli striscioni esposti dai tifosi azzurri in giro per la città.
“Lo striscione dei tifosi? Si può pretendere il massimo impegno, massima attenzione. Ma il risultato sportivo non si può pretendere. Pretendere vuol dire garantire e io questo non lo posso fare. Onestamente il verbo pretendere non mi carica. Preferisco il verbo desiderare”.
“Contro l’Arsenal ho deciso che non dovremo prendere gol (ride, ndr). Bisogna pressare bene in avanti, farlo bene e senza scoprirci troppo perché loro sono forti in contropiede”.
“Callejon ancora con il Napoli? Sì. Se il giocatore esprime la volontà di restare, già è un buon segnale per il futuro. La sua volontà è frutto di colloqui con me e con la società. Cioè è molto importante, il senso di appartenenza è il primo passo per ottenere risultati importanti. L’ho riscontrato in passato al Milan, l’ho visto al Barcellona. Se un giocatore sente l’importanza della maglia, sicuramente darà sempre il massimo. E Josè è tra questi giocatori”.
“La partita di Verona ci ha aiutato ad aver eliminato un po’ di scorie dopo la sconfitta con l’Arsenal. Abbiamo riottenuto un morale positivo che ci servirà per la partita di domani”.
“Il gioco che supera i campioni? Per avere risultati servono gioco, metodo, idee. L’Ajax ha avuto un grande ciclo in passato, mentre oggi questa è una cosa che non è permessa. Non dalle società, ma dall’opinione pubblica che ti chiede subito di ottenere risultati“.
“Ritiro prima del Chievo con i giocatori contrari? Non è vero, ero io quello contrario. Io sarei tornato volentieri a Napoli, poi abbiamo deciso che era più utili andare direttamente a Verona. Io sono contrario ai ritiri. Un calciatore è meglio se stia a casa, anziché davanti al computer o ai social“.
“Personalità? Arriva attraverso il gioco. Se migliora quello, aumenta anche l’autostima della squadra, così come il pubblico che ti incinta. Sono tutte conseguenze”.
“Cosa cambiare domani? Nella gara d’andata c’è stata una forte componente ambientale, oltre che tattica. Loro ci hanno messo pressione con il loro ambiente, speriamo di farlo anche noi domani. Il binomio con il San Paolo può essere fondamentale. Dobbiamo essere noi a trascinare il pubblico con la nostra prestazione. La partita sarà di grande intensità, dovremo avere grande equilibrio anche nel gioco d’attacco”.
“Non facciamo calcoli. Siamo pronti a giocare tutti i 90 minuti al massimo delle possibilità. Dovremo giocare con coraggio, intelligenza e cuore. Faremo il massimo per tutta la gara. Gara perfida? Non credo. Siamo l’unica squadra italiana in Europa al momento. Poi speriamo di esserlo anche venerdì. Se basterà? Io credo di sì“.
“Il fatto di giocare con i tre attaccanti è una possibilità. La partita dell’Ajax? Ci insegna che le partite di Champions sono imprevedibili e anche squadre sulla carta inferiori, possono fare l’impresa. Il fatto è in partite secche, puoi anche sbagliare pochi momenti, e quelli bastano a compromettere la qualificazione. Niente di nuovo, questa è la Champions”.
“Tre parole per la vittoria? Coraggio, intelligenza e cuore. Il coraggio si è visto poco, soprattutto nella prima parte della partita d’andata. L?intelligenza si è vista a tratti. Il cuore è quello che metteremo domani in campo che, unito alla spinta dell’ambiente, può essere straordinario”.
Arriva Carlo Ancelotti in compagnia di José Maria Callejon. Inizia la conferenza stampa.
Il tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti, parlerà in conferenza stampa alle ore 12.30 per presentare il match di Europa League contro l’Arsenal.
Dal nostro inviato centro sportivo di Castel Volturno: Antonio Manzo.
Articolo modificato 18 Apr 2019 - 08:18