Nel giorno di Napoli-Arsenal parla uno degli uomini simbolo di questo Napoli, Kalidou Koulibaly. Tanti i temi toccati, questi alcuni passaggi della sua intervista per Il Corriere della Sera:
“Io tra i più forti d’Europa? Non è così. Sono cresciuto, ma si diventa grandi solo portando a casa dei trofei e spero di farlo qui a Napoli. Sarebbe bellissimo quest’anno, proveremo l’impresa. Altrimenti sarà per l’anno prossimo. Sono un giocatore del Napoli e darò il 100% per vincere con questa maglia. Il mercato è fatto di chiacchiere, ma preferisco i fatti”.
“Per passare il turno serviranno cattiveria, concentrazione e testa. Sappiamo come fare e ci crediamo fortemente, abbiamo bisogno di tutta la città al nostro fianco. Servirà anche un grandissimo pubblico”
“L’Italia dovrebbe prendere esempio dalla Premier League. L’episodio di Milano ha aiutato la mia crescita, anche come uomo. Napoli è una città molto aperta, qui sono in famiglia. I miei migliori amici sono i ragazzi ai semafori, con i quali spesso mi fermo anche a parlare. Abito a Posillipo, ma l’aria che si respira ai Quartieri Spagnoli è unica, vera e inimitabile. Napoli mi ha dato tanto, vorrei ricambiare con un trofeo”.
“La Juve era più forte e lo scudetto non lo abbiamo perso in albergo, ma sbagliando alcune partite”.
“Era e resta un fuoriclasse. Forse ha fatto qualche scelta sbagliata. Qui resta un dio”.
“Sono un prodotto di Benitez, Ancelotti e Sarri: i primi due si somigliano per mentalità e mi hanno dato tanto, ma senza Sarri non sarei quello che sono”.
Articolo modificato 18 Apr 2019 - 19:01