Pierpaolo Marino, ex direttore generale del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte durante la trasmissione “ Si Gonfia la Rete“. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Diciamo che dopo la vittoria del Napoli contro la Roma, si pensava che quella partita potesse essere il prologo all’Europa League poi c’è stato un calo e contro l’Arsenal si è visto un Napoli in grande difficoltà“.
“Non è mai un solo fattore che genera queste crisi. Il primo è quello di non avere stimoli con la Juve troppo lontana e con l’Inter che fino a qualche settimana fa era molto lontana. Poi qualche scricchiolio lo ha portato la vicenda Insigne. Una cosa che sfugge allo spogliatoio, questi sono segnali che ti portano al momento di crisi”.
“Qualche scelta tecnica di Ancelotti, con tutto il rispetto per il tecnico, era anche quella contestabile. Spero che la vicenda Insigne sia un caso isolato. Anche le dichiarazioni di Mertens non mi sono piaciute. Il Napoli non ha giocatori normali ma tanti buonissimi giocatori e alcuni top player come Koulibaly ed Allan“.
“Quest’anno la mentalità vincente di Ancelotti non si è vista. Ci sono alcuni segnali come i quarti di finale in Europa League. Io mi aspettavo una gara diversa al San Paolo. Anche dare sei punti alla Juve è sintomatico della mancanza di mentalità. Ad Ancelotti però bisogna dare tempo”.
“Hamsik è uno dei fattori che hanno portato il Napoli in questa situazione, però va anche detto che Hamsik non era utilizzato nel suo ruolo e con un po’ di tempo in più avrebbe potuto farlo. Il Napoli qualcosa dovrà cambiare anche perché alcuni giocatori non sono più adeguati”.
“Ancelotti deve recuperare il suo ruolo di manager. Quello che chiedo io al tecnico del Napoli e che credo chiedano anche i tifosi del Napoli è che Ancelotti mantenga le aspettative attirando a Napoli giocatori che possano colmare il gap con la Juventus. Un allenatore può aggiungere qualità ad una squadra ma non può trasformare dei brocchi in puledri”.
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