A “Il calcio che vogliamo” in diretta dalla redazione del Corriere dello Sport interverrà Aurelio De Laurentiis, in occasione del confronto nel quale si discuterà di flop italiano in Europa e di vari temi delicati quali il razzismo.
12:50 – Aurelio De Laurentiis : “La Juventus non bisogna mai dimenticarsi che ha avuto 75 milioni di euro in maniera del tutto gratuita, quindi i soldi dello Stadium spesi dagli Agnelli sono stati circa 50-80 milioni. Il Napoli gioca in uno stadio mal messo, mi sono battuto e investirò tanti altri soldi, con le Universiadi vedremo un San Paolo ringiovanito. Il problema dell’Italia però non sono solo gli stadi, il problema è il gioco. Quando vedemmo la partita tra City e Tottenham eravamo tutti eccitati, 4 gol in 15 minuti noi qui non li abbiamo mai visti“.
“La più grossa cazzata del mondo? Acquistare tanti giocatori e poi si possono fare solo tre cambi. Abbiamo parlato di stadi? Bene, l’Udinese ha lo stadio nuovo eppure rischia di scendere in Serie B. Le curve non sono il tifo buono. Si spaccia cocaina e fumo nei nostri stadi. Questo è il paese più corrotto del mondo, usiamo gli stewart che sono tutti d’accordo con la malavita. Mi fanno striscioni contro da anni, ma perchè? Eppure Sarri è stata la mia intuizione e anche lì mi sono tutti venuti contro. Oggi parlano di Maurizio in Premier e sperano torni in Italia“.
“I ragazzini stanno sulle consolle a giocare, mio nipote non resiste nel guardare la partita e corre a giocare a Fornite,nonostante giochi a calcio. Non è più uno spettacolo per giovanissimi. Dobbiamo affrontare anche questo problema. La Juve ha 10 punti in più del Napoli, il Napoli altrettanti di vantaggio su quelle dietro, quindi qualcosa in Italia non funziona. Il Napoli non ha 1 euro di debito con le banche, bisognerebbe far luce, in un calcio dove si sprona a spendere alla ricerca di nomi di divi e non di giocatori buoni“.
“La legge per gli stadi fu ideata da un uomo di Berlusconi per aiutare i club, Accade che in quel momento un deficiente totale, che ho avuto in un film a Firenze, che è il sindaco attuale Nardella, per dare fastidio a Lotito, fece dei cambi sulla legge che è diventata inapplicabile“.
13:00 – Claudio Lotito : ” Io sono entrato nel sistema con 84 milioni di fatturato e 86,5 milioni di perdita. Più di 550 milioni di debiti. Aurelio e chi è dietro ai lavori, sa. In passato spesso il tifoso è diventato un mestiere e alcuni club sono diventati ostaggio. Le norme sono tutte obsolete. Play off e Play out? Spaccherebbero in due il campionato non sono d’accordo. Organizzazione e progetto sono importanti, con queste si può vincere, si possono realizzare i sogni. Se la mia squadra fattura 110 milioni, mentre c’è la Juventus che ne fattura 480, capite che c’è qualcosa che non va? Vogliamo tutti fermarci per partire con regole serie anche per le infrastrutture. Io sono stato il primo a presentare un progetto polifunzionale da vivere tutti i giorni, come casa propria, non da distruggere, il calcio è uno strumento in negativo! “.
13:15 – Marcello Nicchi, presidente dell’AIA : “Occorre ripartire con un calcio nuovo e forte, bisogna riportare la gente ad interessarsi. Bisogna ripartire dal basso, non solo dalla Serie A. Bisogna investire negli stadi, nella tecnologia. Il 29 Maggio, Rocchi arbitrerà una finale importantissima. Gli arbitri nostri sono bravissimi. In Arabia ci hanno chiesto due terne, perchè si fidano solo di noi“.
13:19 – Interviene De Laurentiis : “Si fidano perchè sono arabi, solo per questo (ride ndr)“.
13:20 – Nicchi: “Sono contento degli arbitri e dell’arbitraggio, nonostante quello che si dice. Sono fiducioso, credo che svolteremo presto, anche perchè Mancini fa bene a preoccuparsi“.
13:22 – Interviene l’attuale ct della Nazionale, Roberto Mancini: “In Nazionale stiamo provando a cambiare dal punto di vista tattico e della mentalità. Capisco che per le società non è facile, infatti non faccio richieste ad alcun allenatore. Ognuno schiera chi vuole“.
13:25 – Nicola Rizzoli: “Ci aspettavamo di eliminare in maniera totale gli errori. Così non è stato. Anzi, abbiamo fatto un passo indietro. Sarà impossibile portare a zero gli errori, c’è sempre un uomo dietro alla macchina. La questione è anche di cultura, i calciatori sono tornati a protestare e questo non è un buon segno. Dobbiamo fidarci un po’ di più delle decisioni dell’ arbitro. Stiamo cercando di innalzare il livello delle valutazioni del VAR“.
13:30 – Il presidente del credito sportivo, Abodi: “Lo stadio è un punto di svolta, nonostante le difficoltà della legge, con personalità slegate dai risultati, non ci si può occupare dei risultati e delle infrastrutture insieme. Credo che sia molto meglio costruire uno stadio nuovo che acquistare un calciatore forte. Nell’ultimo periodo mi sento sempre più vicino al pensiero di Lotito, la Serie A deve cambiare. Non deve essere “Il calcio che vogliamo” ma “Il calcio che dobbiamo” anche perchè dopo tutto questo ci si aspetta da noi il risultato” .