Due mesi lontano da Napoli, due mesi lontano da casa. Raul Albiol è tornato, si è ripreso il Napoli in poco più di 90 minuti e ha scordato quei due mesi lontano dal campo che hanno cambiato la stagione sua e degli azzurri di Carlo Ancelotti. “Ma non si poteva più rimandare, l’intervento era necessario perché in quelle condizioni non avrebbe potuto giocare al livello che una squadra come il Napoli richiede durante tutta la stagione”. A parlare ai microfoni di SpazioNapoli è il Dottor Ferran Abat González, traumatologo sportivo, specialista per le lesioni di muscoli e tendini; e CEO della ReSport Clinic, la struttura di Barcellona che ha ospitato il difensore spagnolo dopo l’operazione di Londra e lungo tutto il periodo di riabilitazione svolto prima del rientro. “L’intervento in Inghilterra del Dr. Hakan Alfredson ha permesso la pulizia al tendine rotuleo lesionato del ginocchio, mediante azione simultanea di artroscopia ed ecografia. Dal canto nostro, abbiamo ottimi rapporti con il Dr. Alfredson e siamo un punto di riferimento europeo per le lesioni di questo tipo”.
I ferri, dunque, poi il rientro al lavoro anche se lontano da tutti. “Quando Albiol è arrivato da noi aveva già poco dolore, ma abbiamo dovuto lavorare tanto non solo per riprendere la funzionalità del tendine, anche per rimettere in moto i gruppi muscolari coinvolti. Ha svolto due settimane di fisioterapia molto intense, abbiamo lavorato per sei settimane sul rientro alla fase agonistica”, ci confida Abat. “Il lavoro è andato bene, perciò abbiamo deciso di svolgere un’ultima parte del lavoro a Napoli per coordinarci al meglio anche con lo staff medico azzurro: si è allenato in palestra, poi gradualmente si è aggregato al gruppo di Ancelotti”.
Ma quei due mesi non sono passati in un lampo. “Non è stato facile per lui, non era solo lontano dalla squadra ma anche dalla famiglia. Però sin dal primo momento Raul ha sempre dimostrato voglia e determinazione per tornare il prima possibile e aiutare i compagni. La sua professionalità ci ha permesso di tenere sempre alto il livello del lavoro giorno dopo giorno”. Giorni complicati per tutti, perché mentre lo spagnolo provava a bruciare le tappe il Napoli diceva praticamente addio ad ogni obiettivo stagionale con la Juventus troppo lontana e l’Europa League fuggita via insieme all’Arsenal. Ora, però, si guarda al futuro. “E il ginocchio non darà più problemi, non sarà una preoccupazione per i prossimi anni di carriera”. Una carriera che continuerà ancora in azzurro per Albiol. “Abbiamo mantenuto i contatti con lui anche dopo il rientro a Napoli, lo abbiamo sentito felice negli ultimi giorni perché è tornato in campo a fare quello che più gli piace. E noi siamo orgogliosi di averlo aiutato in questo percorso”. Un’occasione mancata che sa di lieto fine.
RIPRODUZIONE RISERVATA
A cura di Gennaro Arpaia