L’allenatore della Fiorentina Primavera, Emiliano Bigica, ha parlato al termine della partita pareggiata con i pari età del Napoli per 2-2. Interessanti le sue dichiarazioni, in particolare sul talento azzurro Gianluca Gaetano. Ecco quanto rivelato ai microfoni di SpazioNapoli:
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“Il Napoli nelle sue corde ha le caratteristiche di partire forte e partire aggressivo. Noi abbiamo avuto un buon approccio nei primi 5 minuti, poi non so perché ci siamo impauriti e abbiamo perso campo. Sui due gol abbiamo commesso qualche ingenuità. Nel secondo tempo, con qualche accorgimento, abbiamo recuperato un po’ di coraggio e rimesso in piedi la partita. Con un pizzico di fortuna avremmo potuto anche vincere.
Il segreto del settore giovanile della Fiorentina? C’è uno scouting, una cura di questi ragazzi ai quali si cerca di dare un bagaglio completo. La Fiorentina ha anche un po’ di coraggio di far giocare i giovani. Il direttore Corvino, con il professor Vergine, hanno sempre avuto attenzione e tradizione nel settore giovanile, sanno come si fa. Ogni anno viene inserito qualche innesto, con una buona base di ragazzi che proviene dal settore giovanile e cresce con la maglia viola.
Vincere il campionato? Ci proviamo (ride, ndr). Abbiamo vinto la Coppa Italia, siamo stati sempre abbastanza protagonisti in campionato, restando sempre tra le prime sei. Abbiamo una partita in più da fare e vogliamo migliorare la nostra posizione in classifica. Quest’anno il regolamento dei playoff è un po’ diverso e permette di qualificarsi anche con un pareggio, in base alla posizione guadagnata in campionato. Proveremo migliorare la nostra posizione.
Il Napoli ha raggiunto una salvezza tranquilla dopo il pareggio del Genoa. Hanno iniziato bene la stagione, per poi avere un calo. In questo finale di stagione hanno fatto due grandi partite con Sassuolo e Cagliari che gli hanno permesso di centrare l’obiettivo della salvezza, cosa che li ha portanti a giocarsi questa partita liberi mentalmente.
Gianluca Gaetano è un ragazzo che conosco bene. L’ho convocato varie volte con la Nazionale Under 17 per gli stage, è un giocatore che è cresciuto molto. Lo reputo uno dei migliori talenti del calcio italiano e del Campionato Primavera. Continuando a migliorare, così come sta facendo, può togliersi delle soddisfazioni, così come è accaduto con l’esordio in prima squadra e in Serie A.
Io uno dei pochi a convocare Gaetano in nazionale? Il calcio europeo è diverso, molto più fisico perché servono le due fasi: attacco e difesa. Adesso è migliorato molto anche sotto quel punto di vista e immagino possa essere attenzionato dall’Under 19 per i prossimi Europei. Gaetano è uno dei migliori profili del Campionato Primavera.
Il mio ricordo da giocatore al Napoli? Bellissimo. L’unico ricordo negativo è che mi ruppi il crociato alla seconda partita di Coppa Italia, però vincemmo il campionato di Serie B quell’anno e andammo in Serie A. C’era tanto affetto. Io andai alla Salernitana l’anno successivo, mentre il Napoli tornò in B con Zeman e Mondonico. Io tornai al Napoli e sfiorammo la Serie A con De Canio. Ricordo ancora la partita con la Reggina, che finì 1-1 con gol di Vidigal (ride ricordando le tante occasione sprecate da Massimo Rastelli, ndr). Non ho aneddoti su quella partita, però sono stato benissimo, sia io che mia moglie. Ho ancora tanti amici qui e ogni volta che posso, ci torno con piacere“.
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Articolo modificato 18 Mag 2019 - 16:59