Fabio, non è mai tardi per abbracciarsi: i pro e l’unico contro di una trattativa da ultimi romantici

QUAGLIARELLA NAPOLI È un ritorno di fiamma che sa tanto di romanzo cavalleresco. O da film romantico o anche, scomodando la religione, un preciso racconto biblico. Senza giri di parole: Fabio Quagliarella che torna al Napoli è un pensiero da pelle d’oca. Da brividi di un romanticismo che nel calcio ancora esiste e ci regala le lacrime di De Rossi e Ranieri.

Fabio Quagliarella al Napoli è il coronamento di una storia che s’era interrotta troppo frettolosamente, senza nemmeno due carezze. S’erano cercati e trovati nel 2009: già dieci anni fa, quando Fabio aveva 26 anni e una carriera rosea alle spalle e davanti, sembrava il coronamento di un sogno. Una favola. Ne erano sicuri tutti, Fabio sarebbe stata l’eccezione al nemo propheta in patria. Se ne andò dopo una stagione in modo burrascoso, per vicissitudini personali.

QUAGLIARELLA NAPOLI STRISCIONE

E ora, a 36 anni suonati, c’è la possibilità di riabbracciarsi. Perché il campo non mente, Quagliarella ha segnato 26 goal: le qualità sono intatte. Perché De Laurentiis lo chiama e lui quasi s’emoziona. Perché, soprattutto, a chiamarlo è Napoli. L’aveva fatto con uno striscione al San Paolo: “Ci riabbracceremo Fabio, figlio di questa città”.

Quagliarella non è un’operazione simpatia della società. O meglio, non solo. C’è una bontà tecnica che è innegabile: solo dare la sua mano, anche per pochi scampoli, anche a gara in corso.

QUAGLIARELLA NAPOLI TRATTATIVA

Difficile che alla sua età possa reggere l’intero peso dell’attacco. Più un rincalzo, un’arma bianca da usare per partite intricate o per un turnover di lusso. E se poi dovesse ripetersi sui livelli di quest’anno, chissà. Ha il fiuto del goal di pochi, un destro che anche dalla distanza incute terrore ed è glaciale nel calciare i rigori.

Anche con una carta d’identità che non è più verde, che segna 36 primavere. È l’unico dubbio, l’unico contro a fronte di una lista lunghissima di pro. Ma anche per l’età può intervenire il romanticismo: meglio tardi che mai, per un abbraccio.

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