In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Luciano Moggi, direttore sportivo. Ecco quanto evidenziato:
“Di Lorenzo è un giocatore giovane e importante. Ha margine di miglioramento, sa giocare a pallone, scarseggia a difesa, ma se c’è un duo in mezzo al campo come Koulibaly e Albiol, non c’è bisogno di avere molto assetto difensivo. Il Napoli ha iniziato molto bene questa sessione di mercato, è in anticipo rispetto ad altre squadre.
Sarri alla Juventus? Vedremo lunedì. Potrebbe essere la dimostrazione di un’incoerenza, al Napoli segnano Milik e Mertens, alla Juventus Ronaldo, Alex Sandro, Cuadraro, Dybala possono segnare se la squadra gioca bene, sono grandi finalizzatori, giocando solo a calcio si arriva secondi. Agnelli non ha bisogno dei miei consigli, se è un bene o un male, lo dirà il tempo. La squadra è forte e la società sana, però con un po’ di cautela poteva essere portato avanti qualcosa in maniera diversa.
Conte all’Inter? Sarebbe stata la prima mossa che avrei fatto se fossi stato dirigente della Juventus, l’avrei portato di nuovo alla Juve, così l’Inter stava ancora a cercare un allenatore. Sicuramente l’Inter farà molto bene con Conte, con l’avvento di Godin, diventerà una grande difesa, quando non si prendono gol, arrivano i risultati. Koulibaly fa un reparto e mezzo, oltre che chiudere gli avversari, partecipa alle azioni di attacco, è determinante, ma la squadra va rinnovata.
È giusto che Ancelotti voglia modificare qualcosa. Carlo è un bravissimo allenatore, averlo fatto arrivare a Napoli non è uno sbaglio, ma chiederà innovazione. De Laurentiis è stato bravo, prendendolo a farlo uscire dalla situazione Sarri, perché il popolo napoletano ne è molto affezionato. Dobbiamo prestare attenzione ad una cosa, De Laurentiis cura molto la conduzione economica: se vediamo che il Napoli diverso tempo fa era in zona fallimento, che lui li ha portati dalla C alla Champions, è merito di un presidente che ha davvero la tasca stretta e la borsa corta, ma sa fare le sue cose. È più un imprenditore che un presidente.
Il mio podio è Conte-Ancelotti-Sarri, mi piace come gioca Maurizio, ma non mi piace come vince. Si piazza in Champions, ma non vince, uguale per il campionato”.
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