1-2: Il Benevento batte il Napoli in amichevole a Dimaro. Apre le danze Callejon, il pareggio di Coda nel secondo tempo. Nel finale, dopo una ripresa soporifera, Vokic mette la freccia e sorpassa il Napoli.
Karnezis 6: Pochi squilli del Benevento: sul palo di Roberto Insigne è la fortuna che lo assiste. Poi ci provano Viola e Armenteros: tentativi fuori misura. Ancora su Insigne, però, l’unico intervento, una presa bassa su un mancino neanche troppo insidioso. Sul goal del pareggio poco può: Coda è ad una distanza inesistente e l’errore è di Maksimovic. (Dal 46′ Contini 6: I ritmi del secondo tempo sono molto bassi, gli permettono di assistere alla partita quasi da spettatore. Il Benevento, imbottito di riserve, raramente arriva dalle sue parti. Almeno fino all’89’, quando Vokic trova il guizzo giusto nell’angolo più lontano).
Malcuit 6: Spinge e attacca, lo fa con diligenza e anche con qualche pericolo. Una sgroppata si conclude con un bel suggerimento che Tutino calcia alle stelle. A volte è un po’ macchinoso, ma i carichi di inizio ritiro gli rendono le gambe pesanti: perdonato. (Dal 46′ Di Lorenzo 6: Tiene la posizione, spinge quando può. Il ruolo è in centrocampo, sulla destra, in questa sorta di 3-4-2-1 tentato nella ripresa da Ancelotti. La prima apparizione in azzurro regala pochi sussulti, ma l’impressione di un calciatore già formato).
Maksimovic 5: Forse gli inizi della preparazione gli rendono le gambe pesanti, forse la distrazione gli gioca un brutto scherzo. Fatto sta che l’errore nel goal del Benevento è grossolano: il cross dall’out di sinistra sembra leggibile, lui buca l’intervento e Coda ne approfitta. (Dal 46′ Tonelli 5,5: Anche lui si limita al compitino e alla semplice normale amministrazione: il Benevento rinuncia a spingere nel secondo tempo fino all’ultimo minuto: sul raddoppio dei sanniti, firmato Vokic, ha le sue colpe).
Luperto 5,5: Il Benevento è più spregiudicato di quanto si pensi, qualche pericolo c’è. Maksimovic paga una distrazione che costa cara, lui – invece – non sfigura nel primo tempo. Si limita al compitino, al giro palla ed a limitare qualche accenno di ripartenza. Va anche vicino al goal, ma a gioco già fermo. Finisce da terzino: e lì paga lo scotto. Sul goal di Vokic è distratto, gli consente il mancino e tanto spazio).
Ghoulam 6: Le sgroppate sono poche, bada più alla sostanza. Non è uno dei più in palla, ma è uno di quelli che sfigura di meno. Fa sempre la giocata giusta, pur senza strafare. (Dal 64′ Zanoli 6: Classe 2001, anche lui si destreggia bene. Primo a destra di una difesa a tre, è proprio grazie al suo ingresso se Ancelotti vara questa sorta di 3-4-2-1. Dimostra buona personalità nelle uscite palla al piede e quando c’è da impostare dal basso).
Callejon 7: Il primo goal stagionale (ufficioso) è suo. Un martello costante sull’out di destra, una spina nel fianco per la difesa del Benevento. È uno dei pochi titolari in campo, fa valere lo status. Il suo goal è una rasoiata di destro nell’angolo più lontano, un goal alla José Callejon. Il Benevento fa fatica a contrapporgli le misure, lui ha la pecca di non approfittarne: ha due occasioni e le spreca. (Dal 68′ Zerbin 6: Largo a sinistra, quasi come quarto di centrocampo con la difesa a tre in fase di impostazione. Ha le qualità, le mette in mostra quando tenta di rientrare per imbeccare Younes. Un suggerimento che non filtra. Pochi altri sussulti: lascerà il ritiro per andare al Cesena).
Rog 6: La solita garra in mediana: vincere un contrasto con lui non è un’impresa facile. Prova una sgroppata palla al piede nel primo tempo, il tentativo però viene facilmente ostacolato. Non ha la marcia in più degli ultimi giorni di allenamento, ma svolge con diligenza i suoi compiti.
Gaetano 6,5: Ancelotti lo lancia in cabina di regia: pesano le assenze, c’entra – però – anche la sua qualità, messa in mostra in questa prima settimana di ritiro. Fa girare il pallone bene, senza grosse sbavature e con un solo errore di misura. In fase difensiva non è eccelso, ma gli si perdona. Ancelotti lo incoraggia e dalla panchina gli regala i complimenti. (Dal 64′ Palmiero 6: In mediana se la cava senza sbavature particolari, ma i ritmi bassi e il fatto che il Benevento rinunci ad attaccare lo aiutano. Giro palla regolare, poco oltre il compitino).
Younes 6,5: Non è uno dei più in palla: va poco in dribbling e non mette in mostra la sua fantasia. Ha, però, un merito particolare. L’assist a Callejon, di volée mancina, è una perla. Mette José nelle condizioni di battere in diagonale il portiere avversario Gori.
Verdi 5,5: A metà tra la trequarti e l’attacco. Punta non lo è, almeno per le caratteristiche. I movimenti sono quelli giusti, nel senso che spesso si trova al centro dell’azione. Ma il giro palla e la mira sotto palla non sono dei migliori. Ha due chance ottime ma le spreca: una a distanza ravvicinatissima da Gori. (Dal 72′ Zedadka)
Tutino 6: Propositivo lo è, si nota al centro dell’attacco. Non sparisce, non girovaga come un fantasma: è in partita. La mira, però, non è eccelsa. Uno svarione di Volta gli spiana la strada verso la porta: la sua conclusione termina alta. Ci riprova pochi minuti dopo impattando un suggerimento dalla destra di Malcuit: palla alta. (Dal 72′ Sgarbi 6: La stazza del centravanti vecchio stile c’è. Dimostra buone doti nella protezione del pallone. Due tentativi in area su una mischia, entrambi respinti).
Vittorio Perrone
Articolo modificato 13 Lug 2019 - 19:18