L’avventura è iniziata ieri in una serata che aveva – nell’aria – quel pizzico di romanticismo che non guasta mai. C’erano circa 50 tifosi, all’Hotel Rosatti, solo per vederlo per la prima volta in azzurro. Kostas Manolas è arrivato intorno alle 22, s’è preso un primo applauso e poi i cori: “Manolas! Manolas!”. Invocavano a gran voce, chiamavano il loro nuovo beniamino.
MANOLAS SALUTA I TIFOSI
Lui s’è affacciato al balcone, accompagnato da Lorenzo Insigne. S’è preso i boati, un primo assaggio di quello che lo aspetterà una volta iniziato il campionato. Un secondo assaggio l’ha gustato a Carciato, in mattinata. Gli è bastato mettere un primo piede sul terreno da gioco per scatenare i tifosi. Cori, applausi, boati: lui si è fermato qualche secondo a salutarli, poi in campo. È lì che si fa sul serio, che Kostas sgamba nella mattinata e si mette in luce nel pomeriggio.
MANOLAS IN CAMPO
In partitella i primi approcci di quello che sarà il difensore del Napoli. Già vederlo con il completino emoziona i tifosi, ancor di più in campo. Si destreggia egregiamente in una difesa a quattro con Malcuit e Ghoulam. Il suo compagno di reparto è Luperto. Pochi minuti, il tempo per farsi notare. Due interventi positivi: nella seconda occasione insegue l’avversario fino all’out sinistro del campo. Poi gli porta via il pallone e la reazione è la stessa di sempre, calda, affettuosa, d’un’ammirazione sincera: boati e applausi sempre ad accompagnare ogni suo movimento.
MANOLAS CANTA CARUSO
In serata lo show napoletano: è consuetudine di Ancelotti far cantare i nuovi arrivati, lui si è districato su una pietra miliare della canzone italiana. “Caruso”, di Lucio Dalla.
Il primo giorno di scuola – o d’ufficio – è trascorso così, tra i primi approcci tangibili e qualche pensiero rivolto al futuro. Un avvenire roseo, che racconta sogni di gloria ancora inespressi. Manolas fa sognare i tifosi, già vederlo muoversi in queste prime ore azzurre ha stuzzicato l’appetito di successi.
Sono bastati due allenamenti e qualcuno, in Val di Sole, già sogna.
Vittorio Perrone
Inviato a Dimaro (TN)