Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai colleghi del Corriere dello Sport. Ecco le sue parole:
“Abbiamo delle procedure stabilite dalla FIGC, come la chiusura delle curve o di determinati settori. Noi arbitri abbiamo una grande responsabilità nella gestione della gara, però voglio dire con chiarezza che non è colpa nostra quando si verificano cori razzisti e si fa finta di nulla. Gli arbitri su questa cosa non cambieranno mai atteggiamento”.
“Il fenomeno del razzismo non deve essere sottovalutato, coloro che si comportano da razzisti devono essere individuati immediatamente per poi portarli direttamente in carcere”
“Un arbitro non può sospendere una partita e trasformarla in una questione di ordine pubblico, significherebbe fare i conti con la gente che dovrebbe abbandonare lo stadio. Non possiamo attuare scelte del genere, abbiamo delle regole ed è giusto che vengano applicate”
“Quando qualche calciatore viene attaccato, non deve mai sentirsi solo. Qui voglio esprimere la mia più grande solidarietà a chi ha subito attacchi razzisti. Penso a Lukaku oggi, Koulibaly ieri e tutti gli altri vittime di questa vergogna negli ultimi anni”
Articolo modificato 7 Set 2019 - 10:41