Dries Mertens ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna de Il Corriere della Sera. Queste le sue parole:
“Futuro? È presto per andare lontano. Mi sento ancora bene fisicamente e voglio continuare a livelli alti in un campionato importante. Adesso sono concentrato sui prossimi otto mesi a Napoli. Voglio giocare ancora. Ho avuto la fortuna di iniziare tardi e aver fatto quasi sempre una gara a settimana, ho ancora molto da dare. Di fronte alle scelte ti devi trovare per poi decidere: in questo momento non mi immagino altrove in Italia, ma è presto per dirlo. Vivo il presente e mi piacerebbe dare a Napoli la gioia di un titolo.
Scudetto? Fare proclami non serve. Il campionato è più equilibrato e per ora diventa difficile fare pronostici.
Juve-Napoli? Una partita che farò fatica a dimenticare. È stato brutto, bruttissimo perdere dopo una rimonta che aveva dell’ incredibile. Sono andato in Nazionale e ci ho messo qualche giorno a riprendermi. Il calcio però è così, la sua bellezza sta anche nell’imprevedibilità. Adesso abbiamo un’altra partita importante con la Samp e tocca a noi fare tre punti.
Il club non ha venduto i gioielli e ha anche comprato. Questa è una società che cresce anno dopo anno, magari l’ultimo passo è quello più difficile. Serve sacrificio e pazienza, non molliamo. Questo lo posso promettere.
Lukaku? Forza e tanta qualità. Vedrete, farà la differenza. Il campionato italiano con Lukaku ha fatto un grandissimo acquisto, ce ne accorgeremo dai suoi gol. Quando siamo in Nazionale mi piace tanto giocare con lui, e non solo. Si allena sempre, prima e dopo le sedute. Non smetterebbe mai di stare in campo.
Lozano ha già iniziato con la Juventus a far vedere di cosa è capace, Llorente l’ho conosciuto da poco ma sappiamo cosa ha fatto in tutte le squadre dov’è stato. Noi siamo un gruppo, la forza del Napoli credo sia questa.
Esterno o centravanti? Tutte e due, sia in campo che fuori mi piace giocare ovunque e dove voglio. Ho lavorato sul carattere per crescere in campo
Ancelotti e Sarri? Mi hanno fatto vedere un calcio diverso. Dalla fase difensiva a quella offensiva, ai cambi di modulo. Felice di averli incontrati entrambi
Napoli? Qui è come stare sempre in vacanza, ci sono posti meravigliosi e la gente non ha pregiudizi. Poi certo ci sono i problemi, ma io non li vedo. Non guardo e quindi per me non esistono. Una volta ho rimproverato un ragazzo che aveva parcheggiato l’ auto in terza fila, lui mi fa: vabbe’, ma era solo per andare a prendere un caffè. Cosa gli dici, se non: ok, hai ragione. E risolvi tutto con una risata
È normale che i più fortunati aiutino chi non sa neanche se il domani arriva. Oggi ho rivisto Enrico, un ragazzino che due anni fa si era ammalato di leucemia, mi ha mandato una email per dirmi che era guarito e voleva abbracciarmi.
Scudetto o Champions? Tutte e due non si può? La Champions sarebbe un sogno, come tale può avverarsi se ci credi. C’ è il Liverpool martedì, proviamo a vincere
Rimpianti? Nessuno, ne avrei solo in un caso: se non raggiungessi il record di gol a Napoli.
Dice bugie? Ogni tanto, ma non simulo.
Articolo modificato 13 Set 2019 - 12:28