La direttrice dei lavori per la ristrutturazione dello stadio San Paolo, Filomena Smiraglia, ha rilasciato un’intervista a “Il Mattino” commentando tutto ciò che ha riguardato il completamento degli spogliatoi. Queste le parole evidenziate dalla redazione di SpazioNapoli:
“I nuovi spogliatoi sono un capolavoro. Quattrocento metri quadri, la cui metà è adibita a salone centrale. Ci sono venticinque sedute, le docce, due vasche di cui una elioterapica, una sala video per la squadra, un impianto di condizionamento con il ricambio dell’aria che avviene otto volte in un’ora, un’area warm up.
La particolarità? C’è la quasi totalità di assenza di porte tra le varie aree, ma comunque il rispetto della privacy“.
“Il rapporto con De Laurentiis inizialmente fu burrascoso. Non credeva potessimo terminare l’impianto di illuminazione in due settimane, poi si ricredette e oggi nutre stima nei miei confronti.
Le parole di Ancelotti ci hanno fatto male. Resta una persona che stimo, anche se non ho apprezzato la sua uscita“.
“Non c’erano altri tempi per poter effettuare i lavori. La squadra c’è stata fino al 20 maggio, successivamente ci sono state le Universiadi. L’idea San Paolo nasce nel 2017, eravamo in quattro: Simona Fontana, Giuliana Langella, Genny Acampa e io. Alla fine ci siamo divise: io scelsi di occuparmi del San Paolo tra lo stupore generale“.
“La pista mi rende orgogliosa. Chiunque entra rimane sbalordito e per me è un’emozione indescrivibile“.
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Articolo modificato 14 Set 2019 - 20:24