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Sabato sera il Napoli ha potuto mostrare i nuovi arrivi al pubblico del San Paolo. Grande entusiasmo sugli spalti per le new entry, in particolare però per Hirving Lozano. Il messicano ha strappato tanti applausi regalando giocate da campione.

IL NUOVO FUNAMBOLO AZZURRO

Dribbling, progressione, tecnica e una potenza esplosiva. Sono queste probabilmente le parole giuste per descrivere Hirving Lozano. Il numero 11 azzurro si è messo in luce ieri sera mostrando di che pasta è fatto. Con il messicano in campo il Napoli è riuscito a creare tantissime volte la superiorità numerica in mezzo al campo, un fattore importantissimo per sbloccare partite complicate. L’ultimo azzurro capace di seminare il panico tra le difese avversarie lasciando spesso i difensori alle sue spalle è stato molto probabilmente Ezequiel Lavezzi.

DAL POCHO AL CHUCKY

Il primo Lavezzi azzurro è un ricordo indelebile nella testa di qualsiasi tifoso del Napoli. Un argentino tatuato, con qualche chilo di troppo forse, riusciva a trasportarsi una squadra intera sulle spalle regalando giocate che facevano innamorare il San Paolo partita dopo partita. Ieri sera per molti c’è stato quasi un déjà vu, Lozano ha fatto vedere quelle cose che non si vedevano proprio dai tempi del Pocho. Ogni dribbling è stato accompagnato da boati ed applausi, chissà che col passare del tempo non possa sbocciare un amore grande come quello che nacque tra la tifoseria azzurra e l’argentino.

UN QUALCOSA IN PIÙ

Nulla da togliere alle qualità di Lavezzi, quest’ultimo ha sempre fatto valere le sue doti mettendo in difficoltà chiunque. Lozano però pare avere addirittura qualcosa in più dell’argentino. L’attaccante messicano non a caso gode di una qualità tecnica decisamente superiore a quella dell’ex 22 azzurro e inoltre a Torino e nella sua carriera ha anche dimostrato di avere un grandissimo fiuto del gol. I napoletani si coccolano il Chucky, sperando un giorno di poterne parlare come oggi ancora fanno quando raccontano i trascorsi di Lavezzi in maglia azzurra.

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Giuseppe Ferrante

Articolo modificato 16 Set 2019 - 11:29

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Giuseppe Ferrante