Poco più di un anno fa, Alex Meret arrivò al Napoli tra lo scetticismo generale. Il nuovo portiere del Napoli doveva raccogliere la pesante eredità di Pepe Reina. I nomi che si fecero furono tanti, da Leno a Perin, da Rulli a Rui Patricio. Tra questi, un anno fa, nessuno avrebbe scommesso su Meret. Poco più di un anno dopo, forse solo Leno può reggere il confronto con il portiere azzurro. Gli altri sono stati tutti fortemente ridimensionati.
Un inizio all’insegna della crescita
L’avventura di Meret con la maglia azzurra non inizia nel migliore dei modi a causa di un infortunio alla spalla che lo tenne fuori fino a Dicembre. Poi dall’esordio contro il Frosinone in poi, le gerarchie diventano più chiare: è lui il primo portiere, con Ospina che proteggerà i pali azzurri solo sporadicamente. Per Alex arriva anche l’esordio in Europa League. Molto convincente nel doppio confronto con Zurigo e Salisburgo, un po’ meno in quello con l’Arsenal: sebbene contro i Gunners abbia compiuto vari miracoli, pesò l’errore del San Paolo sulla punizione di Lacazette.
Il debuttante veterano
Il percorso di Meret con la maglia azzurra è stato un percorso di crescita, continua e vertiginosa. Fino ad arrivare all’esordio in Champions League nella sfida del San Paolo contro il Liverpool. Meret contro i campioni in carica si è dimostrato attento, reattivo. Ha fermato bene Manè in due occasioni, ma erano interventi di normale amministrazione. Poi quando Salah ha scartato il regalo di Manolas ed era già pronto ad esultare, il portiere azzurro ha compiuto un vero e proprio miracolo, allungandosi con un riflesso felino e respingendo il pallone in calcio d’angolo. Probabilmente è stata questa la sliding door della partita, con questo miracolo ha mantenuto la partita in equilibrio. Equilibrio che sarebbe poi stato rotto nel finale in favore degli azzurri.
Nel post partita persino Ancelotti non ricordava che fosse all’esordio in Champions League, tanta è stata la sicurezza che ha mostrato il portiere friulano. Meret è un debuttante, già, ma con la freddezza e la sicurezza di un veterano.
Nicolas Iannone