Saranno settimane di fuoco quelle che attendono il Napoli impegnato in campionato e in Champions League. L’ex azzurro Nicola Amoruso ha detto la sua sui traguardi che gli azzurri possono raggiungere in questa stagione.
Che Napoli c’è stato contro il Liverpool?
«Ho visto un Napoli in formato super, con una squadra molto equilibrata e che ha saputo difendersi e far male con grande tempismo ai campioni d’Europa. Direi che è una grande prova di maturità da parte di una squadra assolutamente brillante».
La squadra di Ancelotti ha qualcosa in più dell’anno scorso?
«È presto per dirlo, ma già partendo dalla coppia difensiva, Manolas e Koulibaly rappresentano una solidità importante. Ci sono stati anche innesti importanti, con un bel mix di esperienza e giovani. Un Napoli che mi piace molto, senza dubbi».
Cosa manca ancora?
«I trofei. Credo che il Napoli sia una squadra abbastanza matura per vincere qualcosa di importante. Per vincere servono qualità e grande costanza di risultati. Il Napoli si sta avvicinando a tutto questo. Mi sembra che abbia tutte le componenti quest’anno anche per sfidare una big come la Juventus».
Appunto, la Juve. Che distanza c’è?
«Questo ce lo dirà il tempo. Mi aspetto di vedere più partite per poter dare un giudizio. Per adesso c’è un Napoli capace di tenere testa ai bianconeri. Questo fa piacere, perché vuol dire che la qualità della Serie A sta crescendo sempre più. L’anno scorso a novembre si parlava già di campionato chiuso, mi auguro di vedere adesso un campionato più combattuto e divertente. Bisognerà vedere se il Napoli riuscirà a dare quella continuità mostrata dalla Juventus in questi anni».
Dopo un inizio difficile, zero reti subite in due gare. Cosa è cambiato?
«Credo sia normale che all’inizio ci possa essere qualche problema, dato che si passa dagli allenamenti precampionato alle partite vere, che rappresentano altro. Magari inizialmente si pensava di poter lasciare i due centrali difensivi da soli e poter lottare contro tutto il mondo. Invece no, perché sono importanti i giocatori forti, ma la fase difensiva va fatta di squadra. È lì che a maggior ragione vengono fuori le qualità dei singoli».
Ora il Lecce: che gara bisogna aspettarsi?
«Il Lecce è reduce da una prestazione maiuscola a Torino, è una squadra che fa del gioco la sua qualità migliore. Nonostante non ci siano grandi giocatori ho visto una coralità importante e delle idee. Liverani sta lavorando molto bene. È una di quelle partite che non va presa sottogamba, altrimenti si rischia una figuraccia. Deve essere un Napoli molto attento nonostante venga da un risultato importante. È in queste partite che si vede la maturità di una squadra».
Dove può arrivare questo Napoli?
«Senza dubbio può arrivare in fondo. In Champions anche tra le prime otto, dipenderà da tanti fattori, a partire dalla continuità fino alla fortuna, perché c’è bisogno che non ci siano infortuni importanti. La stagione è lunga, le partite sono tante e credo che questo Napoli sia molto competitivo. Sono fiducioso che si possa vedere una squadra forte su tutti i fronti, capace di arrivare fino in fondo».
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Articolo modificato 21 Set 2019 - 15:53