Paure, angosce, critiche e impotenza. Sono queste le sensazioni e i sentimenti che hanno attraversato Napoli, il Napoli ed i suoi tifosi all’87‘ minuto di Napoli-Cagliari. Il Pata Castro, entrato nel secondo tempo al posto dell’ex della gara Marko Rog, ha risvegliato sentimenti e sensazioni sopite da mesi. La rete dell’argentino rischia di diventare il primo grande spartiacque della stagione azzurra, quella che risveglia dal sogno scudetto e che potrebbe far ricadere nell’incubo di una stagione all’inseguimento delle avversarie o peggio ancora ad un campionato senza veri obiettivi.
Ma con ancora trentatré gare di campionato da giocare, una Champions League che è solo all’inizio ed una Coppa Italia che vuole ancora un paio di mesi prima di cominciare, queste sensazioni sono giustificate?
Questo post in breve
In queste prime sei uscite stagionali del Napoli tra campionato e Champions League, la squadra di Ancelotti è riuscita a dire e fare tutto il contrario di tutto. A smentire, smentirsi, contraddire, sorprendere e scoraggiare. Contro Fiorentina e Juventus, abbiamo assistito ad una squadra spezzata, divisa. In fase offensiva una vera e propria macchina da guerra, in difesa una scolapasta capace di subire 7 reti in sole due partite. Nonostante ciò, solo la sfortunata autorete di Koulibaly al 92′ di Juve-Napoli è stata capace di infliggere la sconfitta al gruppo azzurro.
Dopo le prime due gare di campionato, arriva la tanto vituperata pausa per le Nazionali. Al ritorno contro la Sampdoria, Meret riesce a tenere inviolata la porta azzurra grazie a due interventi da fuoriclasse assoluto e gli scricchiolii difensivi vengono “accantonati”. In attacco, la musica non è cambiata. Due reti senza troppi sforzi e tre punti in cassaforte.
Ecco arrivare la prima di Champions. Al San Paolo si rivede un vecchio amico, Jugen Klopp ed il suo Liverpool ormai sono di casa. Partita tesa, nervosa, sbloccata da episodi in favore degli azzurri. Il grande merito di Ancelotti ed i suoi è quello di fermare l’attacco dei Reds (ancora una volta grazie ad un Meret da antologia ndr). Dopo la vittoria contro il Livverool, il calendario sembrava sorridere al Napoli. Lecce, Cagliari, Brescia e Torino prima della seconda pausa per le care ed amate Nazionali. La trasferta in Puglia viene superata senza grossi problemi con un massiccio turn over e quattro reti realizzate.
Ieri sera invece, il Cagliari al San Paolo è riuscito nella sua grande impresa di stagione. I tre punti contro gli azzurri verranno ricordati per anni in terra sarda. Dopo aver regalato il primo tempo senza mai essere veramente pericoloso, nella ripresa Mertens e compagni le provano tutte o quasi per provare a punire gli ospiti. Quarantacinque minuti d’assedio, con Carlo Ancelotti che le prova tutte per provare a far segnare una rete ai suoi. Ma niente, pali, colpi di testa che finiscono di poco al lato e le parate di Olsen negano la gioia del goal al pubblico di Fuorigrotta. Poi come detto la rete del Pata Castro regala i tre punti al Cagliari.
La sconfitta contro il Cagliari ha il sapore della doccia fredda e del brusco risveglio. Da Napoli-Sampdoria in poi infatti, la squadra allenata dal tecnico di Reggiolo sembrava aver trovato qualità e quantità di rendimento. Le vittoria contro il Liverpool aveva mostrato una squadra capace di potersela giocare con tutti e la vittoria di Lecce invece una squadra matura e pronta per affrontare tutte le competizioni grazie alle garanzie date dalla profondità della rosa messa a disposizione di Ancelotti.
Ma tutte le considerazioni snocciolate fino a questo momento, possono dissolversi per la sconfitta contro il Cagliari? Vero è che due sconfitte nelle prime cinque gare di campionato, non possono e non devono essere giustificate, anche se una di queste è contro la Juve in quel di Torino. Il campionato degli azzurri però non può e non deve finire il 25 settembre a Fuorigrotta!
Dopo diversi anni, le pretendenti per il titolo iridato non sono più due e mai come in questa stagione sembrano esserci sempre più squadre pronte a fare lo sgambetto alla big di turno. Il Napoli è stata la prima a cadere nella trappola della nuova Serie A. La Juve vince ma non convince. L’Inter di Conte sta dimostrando una solidità difensiva tipica delle squadre allenate dall’ex tecnico del Chelsea. Bisognerà vedere come reggerà alla doppia competizione per i prossimi mesi.
Le due, settimana prossima si affronteranno nel derby d’Italia ed il Napoli dovrà farsi trovare pronto per accorciare su almeno una di loro. Alle porte ora ci sono tre sfide di fondamentale importanza, sia per il proseguo della stagione quanto per non far spegnere la labile fiammella di entusiasmo che sembrava essere tornata nel tifo azzurro.
Il pubblico e la squadra hanno bisogno di tre vittorie contro Brescia, Genk e Torino per affrontare la pausa con la giusta calma. Con la calma che aiuta i forti, con quella che serve per incominciare un inseguimento alle grandi del calcio del nord. Siamo solo alla quinta Napoli, c’è tempo di recuperare. Ora però, per te, per i tifosi e per il sogno scudetto che da troppi anni stai inseguendo, non puoi più sbagliare.
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ILARIO COVINO
Articolo modificato 10 Nov 2020 - 13:53