Dopo la sconfitta di mercoledì il Napoli contro il Cagliari, il Napoli era chiamato a svolgere già il primo esame di riparazione della sua stagione, e contro il Brescia,al di là della vittoria, potrebbe essere ancora rimandato. Anche questa volta il dominio azzurro è durato solo un tempo, il primo. Senza lasciare, al Brescia e ai i suoi giovani promettenti ma anche esperti “falchi” dell’area di rigore, come Tonali da un lato e Balotelli dall’altro, alcun diritto di replica.
A grande richiesta si voleva vedere un Napoli con intensità nel gioco ed intenzioni e c’è stato.Sempre nel primo tempo, però. Il rapace Llorente e il raffinato funabolo belga Mertens coadiuvati dalla retroguardia difensiva ben controllata da Manolas, sopratutto nelle palle alte e da un centrocampo attento hanno macinato gioco ed azioni per tutti i primi 45 minuti come se fossero nel vortice di un rullo compressore, realizzando così due reti a zero.Per cui fin qui, nulla questio, verrebbe da dire.
Poi però il secondo tempo il rullo compressore inizia a scaricarsi ed insieme a lui, non a caso, anche la retroguardia difensiva con Manolas che esce per un fastidio alla coscia e Maksimovic che esce per un problema muscolare, così come le energie fisiche del leone spagnolo Llorente e le invenzioni tattiche di Zielinski. Cos’è allora che continua a non essere chiaro? Perchè si domina il primo tempo collezionando decine di azioni da gol e poi si finisce con il fiato sul collo, con una rete di distacco, firmata Balotelli e un gol annullato a Tonali?
Addirittura alla fine del secondo tempo Carlo Ancelotti ed i suoi hanno optato per un 5-3-2. Possibile che una squadra costruita in prospettiva offensiva che ha ambizioni di lottare per grandi traguardi possa permettere ad un modesto ma ben organizzato Brescia di agguantare il risultato. Doveva essere la partita del riscatto ma lo è stato in parte e non si dica che il bel gioco può anche esser messo da parte a scapito della vittoria, perchè il Napoli ha bisogno di giocare bene per andare aventi non ha la struttura nè la forza per soffrire e a dimostrarlo è lo stesso Mertens a fine gara: ” Abbiamo sofferto ma per fortuna non abbiamo presa il secondo, non si può. Dobbiamo andare avanti e giocare vicino la porta abbiamo sbagliato il secondo tempo, bene nel primo.”
C’è ancora tanto da lavorare gli equilibri per il momento restano precari e il Napoli passa ancora l’esame con riserva.
Articolo modificato 30 Set 2019 - 16:08