NOTIZIE CALCIO NAPOLI – Qualcosa non funziona nel rapporto tra Lorenzo Insigne, Carlo Ancelotti e ADL. “Le parti non sono mai prese” scrive l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
La Rosea ne parla e svela dei retroscena riguardanti la decisione del tecnico di lasciare in tribuna il capitano azzurro nella gara contro il Genk. “Già alla vigilia, prima della rifinitura allo stadio del Genk, s’era capito che qualcosa non andava, lo sguardo rabbuiato del giocatore non era stato rassicurante. Probabilmente, Ancelotti gli aveva già comunicato la decisione di tenerlo in tribuna“.
Ieri mattina si è svolto regolarmente l’allenamento a Castel Volturno: Ancelotti ed Insigne hanno avuto un lungo colloquio. “Dallo staff del giocatore emerge ottimismo e si parla di utile chiarimento“. Non è però tutto. Il rapporto si è incrinato con la bugia di Torino. Il quotidiano spiega:
“Alla seconda giornata Insigne pur di non saltare la sfida con la Juventus, tenne nascosto a tutti il risentimento muscolare che poi l’avrebbe costretto alla resa alla fine del primo tempo e a saltare la convocazione in Nazionale . C’è da rimetterlo in piedi il rapporto tra capitano ed il sistema Napoli. Altrimenti non avrebbe avuto senso non prenderne in considerazione la cessione”.
A calmare le acque, svela l’edizione odierna de Il Mattino ci ha pensato Mino Raiola, agente del calciatore. Il quotidiano scrive: “A fare da pompiere, allora, ci ha pensato Mino Raiola, il potentissimo agente che gestisce Lorenzo. Lo ha tranquillizzato e gli ha fatto capire che quella di Ancelotti è stata solo una lezione per il futuro e che tra lui e l’ allenatore non ci devono essere attriti o frizioni”.
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