In questo avvio di stagione una delle note meno liete del Napoli è sicuramente Arkadiusz Milik. Il polacco è ancora a secco in questo avvio di stagione, complici i problemi fisici che lo hanno tenuto fuori nelle prime uscite stagionali. Contro il Genk ha sulla coscienza almeno un paio di errori da matita rossa, errori che un vero bomber, ma anche solo un buon attaccante, non dovrebbe commettere. Credere che Milik non sia nemmeno un buon attaccante però è fantascienza, perché il polacco ha dimostrato di avere i colpi del vero attaccante. Il problema del numero novantanove è da ricondurre ad un blocco psicologico, chissà quindi che in questo senso non sia decisiva la rete che ha siglato con la Polonia, tra l’altro contro la Macedonia di Elmas.
Milik ora è chiamato a trovare il gol anche in maglia azzurra. Nella trasferta di Verona è lecito aspettarsi che Arek parta titolare e visto il suo score positivo contro le cosiddette piccole, è lecito anche aspettarsi che arrivi il tanto atteso gol. Milik infatti da quando è a Napoli ha giocato 11 partite contro le squadre neopromosse, segnando 8 gol. Bottino invidiabile, con la speranza che sabato possa aumentare ulteriormente, per rilanciare il polacco ed il Napoli, entrambi in crisi dal punto di vista realizzativo.
Il Napoli per trovare nuovamente solidità dal punto di vista offensivo dovrà affidarsi a Milik certo, ma anche a Mertens. Il polacco ed il belga sono i due calciatori che lo scorso anno hanno segnato più reti con il Napoli. Milik lo scorso anno ha segnato 20 gol, mentre Mertens ha timbrato il cartellino per 19 volte. Un bottino di circa quaranta gol deve essere assolutamente la base di partenza per tornare ad essere efficaci in zona gol. Perchè, ora che la difesa si sta dimostrando molto solida, trovare un’efficacia offensiva significherebbe creare una macchina quasi perfetta.
Nicolas Iannone
Per seguire tutte le news sul calcio Napoli clicca QUI
Articolo modificato 15 Ott 2019 - 15:45