ULTIMISSIME CALCIO NAPOLI – DE LAURENTIIS – Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato dall’esterno di palazzo San Giacomo dove a breve firmerà la convenzione per l’utilizzo dello stadio San Paolo. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:
Questo post in breve
DE LAURENTIIS STADIO SAN PAOLO
“Lo stadio è della città, quando ce lo vorranno per 1 euro simbolico ce ne faremo carico. Qualora dovessimo avere lo stadio noi, ci chiederebbero tanti lavori in modo da farci scappare all’estero – magari in Inghilterra – lasciando il Napoli a qualcun altro.
Il museo del Napoli? Lo faremo. Abbiamo cercato spazi, ma deve stare in uno stadio o al centro d’allenamenti ma diventa difficilmente gestibile per tifosi ed i tanti turisti che vogliono vedere il club dove ha giocato Maradona ed i nuovi che rincorrono i suoi numeri. C’è tanto Napoli da poter inserire, oltre ad altre cose che dei club o delle città non possono vantare perché Napoli è Napoli. Non è soltanto far vedere le maglie di 50 anni fa, ma raccontare Napoli ed il Napoli nei momenti storici.
Io in questi anni ho cercato di dare continuità, quella continuità che è mancata al Napoli e che nessuno è riuscito a dare. Io continuo a mettere nero su bianco, nei 35 anni precedenti a Napoli nessuno ha mai pagato lo stadio. Io mi sono fermato quando anticipai i soldi dei tornelli e di tante altre attività e dissi fino a quando non mi restituite tutto io non pagherò più l’utilizzo. Perciò siamo arrivati a questo braccio di ferro. È il paese della burocrazia, purtroppo, non a caso nessuno investe più in Italia
Anche l’idea di fare uno stadio o di ristrutturare quello esistente, se non sei Regione o Comune non riesci a fare niente. È difficile per loro, figuriamoci per un privato. Altri lavori? Io feci un progetto con Zavanella, responsabile dello Juventus Stadium, io ce l’ho ancora nei miei uffici. Ora bisogna preoccuparsi innanzitutto di dove realizzare la pista d’atletica per farla comunque usufruire, ma poi bisogna capire cosa fare, magari il governo cambia questa legge sugli stadi visto che i Comuni non riescono a fare neanche manutenzione.
ANCELOTTI ALTRI 10 ANNI AL NAPOLI
Ancelotti? Ho un allenatore molto bravo, c’è un rapporto amichevole, stima reciproca. Ho sentito e letto di tutto e di più, che io avrei litigato con Ancelotti, ma ho sempre detto che Ancelotti può restare qui anche dieci anni. Io sono per la continuità. Anche nel cinema, con Verdone ho l’esclusiva da 17 anni. Voi volete vendere, provocare, ma non è così, non si può avere tutto e subito. Pure su Lozano, gli volete dar tempo per di capire come si gioca in Italia, di Ancelotti di capire come utilizzarlo, poi anche io ho chiesto di farli giocare tutti e lui sceglierà la squadra definitiva per affrontare le competizioni ed i cambi per stanchezza o infortuni di volta in volta.
FABIAN RUIZ E KOULIBALY
Di Lorenzo? Mi fa davvero piacere che stia facendo bene. Anche Ferrara disse che non era un top player. Fabian Ruiz invece è sempre stato un top player, ho speso 30 milioni perché sapevamo la sue potenzialità. Real e Barcellona? Abbiamo trovato un Fabian Ruiz, ne troveremo altri.
Per il momento Koulibaly non l’abbiamo venduto, sono affezionato all’uomo, ma prima o poi dovrò venderlo. Milik è un grande attaccante, sicuramente ritroverà la via del gol. A Napoli ci sono anche gli ospiti in tv che guadagno 300 o 500 euro a puntata, devono fare ‘ammuina’.
DE LAURENTIIS SU INSIGNE
Il problema di Insigne e di Raiola non lo risolve De Laurentiis, ma lo deve risolvere Insigne in primis, che deve capire da grande cosa vuole fare. Ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Io lo capisco, lo proteggo, mi piace, mi sta molto simpatico, però ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana, fin dall’epoca di parecchi anni fa.
Allora voglio dire che bisogna che lui si tranquillizzi e diventi una persona più serena. Ma è un problema suo, non glielo può risolvere né Raiola né Ancelotti. È un grandissimo calciatore e può essere più in forma o meno in forma. Se è meno in forma, a giudizio dell’allenatore che non lo utilizza, non può uscirsene Insigne con battute o atteggiamenti quasi di sfida. L’allenatore è un padre di famiglia, ha 60 anni e non ti manda a quel paese perché ha tre volte la tua età.
5 SOSTITUZIONI IN SERIE A
Giocatori in tribuna? Un’altra stupidaggine da risolvere. L’altro giorno ho visto la partita del Bari, hanno fatto cinque cambi perché così si può fare in Serie C. Ho chiamato Gravina e gli ho suggerito di portare quest’esperimento dei cinque cambi anche in Serie A.
In Italia già ottenni la panchina lunga, evitando di lasciare giocatori in tribuna. In Europa invece sono rimasti così, bisogna lasciare alcuni in tribuna. Ripeto: Insigne deve capire che questa è casa sua, siamo tutti suoi fan, ma deve essere sorridente, fare anche buon viso a cattivo gioco perché il cattivo gioco esiste, siamo in tanti ed anche altri devono giocare. I cambi però sono 3, non 5, e se qualcuno si fa male poi bisogna aspettare prima di fare gli altri due, creando problemi anche di spogliatoi.
RINNOVI MERTENS E CALLEJON
Sforzi per Mertens e Callejon? Assolutamente no! Ogni giocatore ha un suo valore, in base all’età e come gioca. Se poi qualche giocatore vuole andare a fare le marchette in Cina perché viene strapagato, per vivere due o tre anni di merd**, sono problemi loro. Io non mi metto a concorrere con i cinesi. Nella vita bisogna scegliere se essere contenti o lavorare per soldi. Io considero i soldi un mezzo, se loro la pensano diversamente vadano in Cina”.
Dal nostro inviato: Antonio Manzo.
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