NOTIZIE CALCIO NAPOLI – Con i lavori di quest’estate per le Universiadi, lo Stadio San Paolo è diventato una struttura molto più agevole rispetto alle passate stagioni. I lavori fatti, non permetto solo ai tifosi di godere meglio dell’impianto ma anche che questo sia controllato meglio grazie a mezzi di ultima generazione.
Proprio grazie ai lavori infatti e alle nuove telecamere istallate, la questura di Napoli è riuscita ad individuare e “daspare” più di 15 “tifosi” che non hanno rispettato le regole sia dell’impianto quanto del vivere civile. L’argomento è stato approfondito dall’edizione odierna de “Il Mattino“. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Per periodi da uno a due anni nei confronti, in quanto condannati per reati quali associazione per delinquere, estorsione, rapina, spaccio di stupefacenti e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere. Insomma, per dieci persone che hanno precedenti gravi, abituate a frequentare la Curva, è stato deciso l’allontanamento. Ecco, da più parte si batte il pugno sul tavolo invocando la ricetta inglese di Margaret Thatcher per sconfiggere la violenza negli stadi ed è arrivata una importante risposta“.
“Grazie alle telecamere a circuito chiuso, sono state denunciate quattro persone in ordine a condotte di scavalcamento dal settore inferiore della Curva B a quello superiore in occasione di Napoli-Brescia del 29 settembre, con contestuale avvio del procedimento di Daspo. Analoghe iniziative sono state adottate nei confronti di una persona che ha lanciato una bottiglia all’indirizzo del personale in servizio”.
“Ancora, sono state elevate sanzioni amministrative a 12 persone per comportamenti tenuti durante il suddetto incontro, quali l’occupazione delle scale di emergenza, l’essersi arrampicati su balaustre, l’intralcio delle vie d’esodo, l’occupazione di posti non corrispondenti al titolo posseduto, il possesso di modica quantità di stupefacenti per uso personale”.
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Articolo modificato 19 Ott 2019 - 09:30