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Che cos’è un abbraccio? “Oltre che come manifestazione d’amore e d’affetto l’abbraccio è anche connesso con varie cerimonie o usanze, a indicare fraternità, omaggio, fedeltà, rispetto, ecc.” – scrive il vocabolario Treccani. Rispetto, fedeltà e fraternità, appunto, quali elementi che ieri Lorenzo Insigne ha provato a trasmettere a Carlo Ancelotti dopo la rete del 2-3. Il capitano azzurro ha coinvolto tutta la squadra in un abbraccio collettivo carico di empatia e di energia positiva che si rispecchia nei 3 punti di Salisburgo.

Il Napoli ha vinto una partita difficilissima contro un avversario altrettanto complicato da battere. Ce l’ha fatta con la forza del gruppo: coraggio e determinazione, cuore e passione, per portare a casa una vittoria fondamentale per il momento storico degli azzurri. E in quell’abbraccio vicino alla panchina c’è anche lo sfogo di Insigne, di Ancelotti e di tutta la squadra. Perché nelle ultime settimane se ne sono dette di tutti i colori. Tuttavia il Napoli ha dimostrato di essere un grande gruppo formato da calciatori meritevoli di vestire la maglia azzurra. C’era anche da assecondare l’Ancelotti versione papà che rivela prima della partita ad Insigne che determinerà la gara pur non giocando dal 1′ minuto. Perché il mister ci credeva davvero.

E probabilmente ogni tifoso partenopeo avrebbe voluto prendere parte a quell’abbraccio: vuoi per dimostrare l’affetto ai propri beniamini; vuoi per esultare insieme alla squadra come se la rete fosse stata segnata da tutti quanti; vuoi soltanto per segnare un solco tra il momento difficile che gli azzurri hanno vissuto e il prosieguo della stagione, da quel momento in poi.

Insomma, è un abbraccio che vale più di tante parole, quelle che non si sono sprecate per rimarchiare il periodo difficile in cui gli azzurri sono incappati. Ma Insigne, Ancelotti e tutto il Napoli ripartono dalla notte di Salisburgo e tornano a sorridere e a far sperare i supporter partenopei, gli stessi che ieri si saranno emozionati, e non poco, al momento di quell’abbraccio.

Articolo modificato 24 Ott 2019 - 17:49

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Scritto da
Giuseppe Annarumma