Nel suo consueto editoriale per il quotidiano Roma, Enrico Fedele critica duramente gli azzurri dopo la sconfitta contro la Roma:
“Premesso che la formazione mandata in campo da Ancelotti è quella che io ritengo attualmente la migliore possibile ed è quella che rivedrei schierata anche martedì sera nella sfida-verità con il Salisburgo al San Paolo, mi fa tanta rabbia aver visto un Napoli allucinante nei primi venti muniti di gioco, mollo nelle gambe e assente a centrocampo, prima di quel sussulto che meritava un pizzico di fortuna per consentire di andare a riposo con un pareggio che avrebbe reso il match più avvincente.
Traversa di Milik, palo di Zielinski, una buona occasione da gol con Insigne e ancora qualche discreto spunto offensivo nell’area giallorossa che avrebbe premiato la reazione degli azzurri. Ma non vanno dimenticati, però, i “miracoli” di Meret, ancora una volta protagonista, al di là del primo rigore parato. Andrei, però, ad analizzare le note negative che rendono la difesa perforabile. E qui metto sotto accusa l’allenatore che non riesce a trovare soluzioni per rimediare ai continui “buchi” che si aprono sulla fascia destra da dove arrivano tutte le palle gol degli avversari.
Insigne non può sacrificarsi in ogni partita per dedicarsi alla copertura piuttosto che all’impostazione, è questo un compito che spetterebbe a un centrocampista metodista che nel Napoli non c’è dall’inizio del campionato. La catena di sinistra non funziona più come ai bei tempi di Sarri ed è diventata il tallone d’Achille della squadra di Ancelotti. Ieri, poi, non ho visto in campo Fabian Ruiz che aveva giganteggiato nella sfortunata gara con l’Atalanta. Il futuro? Non voglio essere drastico ma è arrivato il momento di mettere da parte il buonismo ed ognuno si assuma le proprie responsabilità. È inutile ora fare riferimenti ai numeri del passato, guardiamo avanti con fiducia ed evitiamo di fare figuracce anche a livello societario. Quel ricorso presentato in extremis per evitare la squalifica ad Ancelotti, dimostra la pochezza di certi quadri dirigenziali del club di De Laurentiis: è mai possibile che nessuno era a conoscenza che per gli allenatori vale ora la stessa regola dei giocatori per cui è inammissibile il ricorso per una sola giornata di squalifica dopo una espulsione?”
Articolo modificato 3 Nov 2019 - 12:45