Durante la diretta radiofonica di “Marte Sport Live”, sulle frequenze di Radio Marte, è intervenuto l’avvocato Eduardo Chiacchio, che ha evidenziato quali sono le conseguenze dal punto di vista giuridico della scelta dell’ammutinamento da parte dei calciatori del Napoli. Ecco quanto evidenziato:
“Folle ammutinamento o legittima rivolta? Dinanzi a delle disposizioni di una società che coinvolgono l’aspetto contrattuale, il calciatore in quanto dipendente, è tenuto ad osservarle. Quindi, se la società dispone di andare in ritiro, la squadra è tenuta ad andare in ritiro e se non lo fa, viola il contratto e si espone a delle conseguenze. La società ha la possibilità di azionare le procedura con la multa fino al 5% dello stipendio. Il calciatore può sostituirsi in questo procedimento azionato dalla società ed esporre tutte le sue ragioni, poi ci sarà un contenzioso deciso dal collegio arbitrale.
Se la squadra va in ritiro e 2 calciatori si rifiutano, può essere proposta nei loro confronti la sospensione dagli allenamenti, ma la decisione è adottata dal collegio arbitrale e non mi pare sia il caso del Napoli perché la decisione di non andare in ritiro è stata di tutta la squadra.
Più che ammutinamento, il Napoli ha disatteso una decisione della società e ci sono stati precedenti, soprattutto in serie B, ma le fratture si sono composte con la mediazione tra calciatori e società e l’intervento dello staff tecnico è determinante.
La posizione dei calciatori del Napoli è aggravata dal fatto che staff tecnico e medico ieri sera siano andati a Castel Volturno”.