Il giornalista di Canale 21, Umberto Chiariello, ha commentato il momento del Napoli attraverso il proprio editoriale su ‘Campania Sport’. Tanti i temi affrontati, ma alcune dichiarazioni faranno certamente rumore. Ecco quanto evidenziato:
“Il giorno dopo la partita l’analisi è sempre più lucida, c’è meno rabbia. Devo dire subito una cosa: il rigore per fallo di mano di Lerager era netto, ma non mi attacco su quello, perché delle ultime partite disputate il Napoli non ha meritato di vincerne nessuna. Mi direte ‘cosa importa, l’importante è vincere’. Certo, però voi siete gli stessi che esaltavate il bel gioco e ora pensate solo ai risultati.
Quello che è successo nello spogliatoio non mi è piaciuto per nulla, ma lo dico chiaramente: a Lorenzo Insigne, che calcisticamente amo, va tolta la fascia da capitano. Però se i calciatori sono esasperati la colpa non è la loro. Stanno mandando messaggi da tempo, giocano fuori ruolo e hanno visto il ritiro come una punizione. Il loro rifiuto è dettato dal fatto che non si sentono i soli responsabili del momento della squadra. E poi ci sono situazioni complicate da gestire come i rinnovi di contratto di Callejon e Mertens, e il futuro di Fabian Ruiz che è seguito dalle big di Spagna.
De Laurentiis è il proprietario del club, che gestisce come fanno in Inghilterra, ovvero delega tutto al tecnico e ai collaboratori come Giuntoli. Ma che prenda decisioni giuste o sbagliate va ascoltato: se ha mandato tutti in ritiro è perché ha visto il pericolo, come accadde anni fa con Benitez. Chi deve mettere la faccia in questa situazione è Carlo Ancelotti, tocca a lui far risalire il Napoli. L’allenamento non lo deve dirigere il figlio, ma lui. Perché se non si chiamasse Ancelotti, adesso l’avremmo già mandato via”.
Per seguire tutte le news sul mondo Napoli CLICCA QUI