Nessuno se lo aspettava. Un Napoli in caduta libera, contestato dai tifosi e senza mordente, come se ogni punto non valesse oro. La prestazione contro il Genoa è stata impalpabile, quasi irrispettosa nei riguardi di una tifoseria che aspettava un segnale dalla squadra. Analizzando tutti i dettagli, con una rivoluzione in vista, sembrerebbe che la stagione azzurra a novembre sia già finita, ma possiamo mai dire ciò?
La situazione non è delle migliori, ma è necessario trovare la forza e le motivazioni per portare a casa dei risultati che, fino a poco tempo fa, non sembravano degli obiettivi da raggiungere, bensì dei traguardi assodati nel tempo.
Questo post in breve
Non bisogna girarci intorno: nel calcio moderno, la qualificazione in Champions League è un fattore necessario per creare una grande squadra. Non è una questione di appeal, che si può mantenere anche lasciando la competizione per club più importante al mondo per un anno o due, ma puramente economica. I grandi premi elargiti dalla UEFA per questa manifestazione stanno creando una spaccatura nel calcio moderno tra chi c’è e chi non c’è: per una società come il Napoli, con un fatturato non altissimo e introiti commerciali bassi, c’è il bisogno assoluto di ottenere uno dei primi quattro posti.
La distanza non è ancora ampia, ma il Napoli visto nell’ultimo mese è un lontano parente di quello che si qualificava in Champions con turni di anticipo ed è anche stato messo sotto in maniera abbastanza netta dalla Roma nello scontro diretto. Sarà fondamentale dare motivazione a un gruppo che molto probabilmente verrà smantellato, ma il Napoli resterà: e questo Napoli non prescinde dal quarto posto.
A proposito di Champions, a me si giocheranno gli ottavi di finale. Da questo punto di vista, non ci sarà di certo bisogno di motivare i calciatori nelle grandi notti europee. Bisognerà onorare la competizione, magari cercando di regalare alla tifoseria notti come quelle contro il Liverpool, che hanno fatto innamorare il popolo di questa squadra.
C’è ancora tempo, nulla è perduto, anche se lo sembra: sarà una stagione complicata, sicuramente la più difficile degli ultimi anni, ma Napoli deve assolutamente rispondere. Quello che succederà a giugno, poi, sarà un’altra storia.
Luigi Fontana (@luigifontana24)
Articolo modificato 11 Nov 2019 - 09:38